Con il rilascio delle prime beta di iOS 18.1, iPadOS 18.1 e macOS Sequoia 15.1, Apple ha aperto le porte agli sviluppatori per esplorare le potenzialità di Apple Intelligence, la nuova intelligenza artificiale che arriverà poco dopo il lancio ufficiale di iOS 18 il prossimo settembre. Per installare la beta non basta avere un iPhone qualsiasi, bisogna essere in possesso di iPhone 15 Pro o un iPhone 15 Pro Max o, per iPad e Mac, di un processore Apple Silicon M1 o successivi. Questo perché buona parte delle ricerche viene risolta sul device e non in cloud. Inutile dire che sia lingua del dispositivo che quella di Siri devono essere impostate su “Inglese (Stati Uniti)” e la regione deve essere Stati Uniti. Purtroppo ad oggi non è possibile installare la beta in Europa a causa delle problematiche relative al DMA. Per lo stesso motivo il lancio di Apple Intelligence in versione stabile (ma sempre etichettata come beta) potrebbe subire ritardi.
Ad oggi queste sono le funzioni disponibili con la beta:
- Strumenti di scrittura: è possibile correggere errori di ortografia e grammatica, riformulare frasi e creare riassunti degli scritti. Questa funzione di riassunto è utile anche per le trascrizioni audio salvate nell’app Note.
- Siri: troviamo un’interfaccia visiva rinnovata, con un bagliore ai bordi indica l’attivazione dell’assistente vocale e un’area touch in basso dello schermo permette l’inserimento manuale delle richieste. Inoltre Siri è di supporto su questioni tecniche riguardo i dispositivi e può capire l’utente anche quando sbaglia a scrivere.
- Mail: offre la funzione di riassunto dei messaggi e suggerimenti di risposta rapida (Smart Reply), simili a quelli già presenti nell’app Messaggi. La modalità Focus Riduci Interruzioni consente di filtrare le notifiche, evidenziando solo quelle urgenti, come gli avvisi relativi al veicolo.
- Trascrizione Note: è possibile registrare l’audio e ottenere una trascrizione insieme a un riepilogo della stessa.
- Telefono: le chiamate vocali possono essere registrate e salvate direttamente nell’app Note, con tanto di trascrizione del contenuto e un riassunto della conversazione.
- Safari: in modalità lettura è possibile avere un riassunto dell’articolo
- Foto e video: il linguaggio naturale può essere utilizzato per cercare foto specifiche o addirittura momenti specifici all’interno di una clip. In Ricordi è possibile creare una storia a partire da una semplice descrizione.
Non tutte le funzioni sono disponibili in questa beta, stessa cosa dicasi per il day one. Funzionalità come Image Playground, Genmoji e l’integrazione con ChatGPT non sono ancora attive. Inoltre, mancano opzioni come la rimozione di oggetti dalle foto, le notifiche personalizzate e un’interazione più profonda con le app e lo schermo tramite Siri. Queste caratteristiche verranno implementate progressivamente attraverso futuri aggiornamenti.