Apple ha lanciato da poche ore due nuovi spot per promuovere la linea iPad e sul Web è già vera e propria follia. Si tratta dei primi messaggi pubblicitari apparsi dopo il Super Bowl di febbraio, evento noto per i suoi cortometraggi d’autore a cui quest’anno la Mela non ha partecipato direttamente. E ora torna in TV negli USA alimentando, suo malgrado, le manie persecutorie della teoria del complotto.
Sono due i messaggi pubblicitari che Cupertino ha deciso di lanciare, intitolati Alive e Together. Lo stile comunicativo è il solito della Mela: device al centro della scena, nessuna immagine di contesto che possa distrarre l’utente dal prodotto, musica ritmata e la presentazione dell’infinito bacino delle applicazioni di App Store. Dei filmati canonici, in definitiva, non fosse per delle parole velocemente visualizzate a schermo.
L’impianto degli spot prevede infatti la rapida visualizzazione di sostantivi e aggettivi connessi al tablet (“spark, go, morning, hello, watch, rock, roam, leap, soar, top, flick, fresh, deep, surprise, wild”, giusto per citarne alcuni), intervallati da un coro di voci per le parole più importanti. A ogni aggettivo, corrisponde una caratteristica del tablet: con “loud”, ad esempio, Apple mostra le caratteristiche musicali sia di iPad classico che di iPad Mini.
Gli spot, scoperti per la prima volta da Mark Gurman di 9to5Mac, sono stati simpaticamente definiti “subliminali” da Forbes, peccato che certi utenti abbiano preso la definizione fin troppo alla lettera. Pare che sui social network siano diversi gli utilizzatori – o sarebbe meglio dire i detrattori – che han deciso di trasformarsi in improvvisati investigatori. Cupertino è accusata di “voler plagiare le menti” e ogni singolo fotogramma dello spot è passato al vaglio alla ricerca di prove del deliberato tentativo della Mela di corrompere la modernità. Prove ovviamente inesistenti.
Non è un segreto: il 2012, con il suo carico apocalittico tra Maya e altre predizioni, ha fatto esplodere sul Web le più fantasiose teorie del complotto, dal popolo Rettiliano agli Illuminati, passando per la misteriosa “energia orgonica”, i microchip, il controllo mentale e chi più ne ha più ne metta. Ma stiano tranquilli tutti i lettori preoccupati da un simile allarmismo, perché la visione al rallentatore mostra una serie di vocaboli privi di qualsiasi tipo di attinenza con eventi catastrofici e altre improbabili interpretazioni della Rete. I più dubbiosi potranno mettere alla prova la loro differenza collegandosi a siti come YouTube Slow, un servizio per rallentare la riproduzione dei video del portale di Google, per tutti gli altri si propongono di seguito i messaggi pubblicitari incriminati.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=pqTwYa46OKE[/youtube]
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=jvRaNXmsqcM[/youtube]