Sebbene la nuova generazione degli iPhone 6S veda uno spessore lievemente maggiore rispetto ai predecessori, data l’introduzione del nuovo pannello 3D Touch, Apple mira a produrre degli smartphone sempre più sottili. Un problema non da poco, però, è determinato dal jack per le cuffie: il connettore audio, rimasto invariato per moltissimi decenni a questa parte, sarebbe troppo grande per garantire la sottigliezza dei futuri iDevice. Per questo motivo, Apple ha brevettato un nuovo jack dalle forme decisamente più contenute.
Lo scorso anno si era diffusa la notizia della possibile eliminazione del jack delle cuffie per iPhone e iPad, sostituito dal cavo Lightning. Un fatto poi non verificatosi, almeno per i dispositivi rilasciati nel corso del 2015, forse anche per la grande disponibilità di accessori che utilizzano questo tipo di connessione. Ora emerge un nuovo brevetto, del tutto singolare: la riduzione da 3,5 a 2,5 millimetri del diametro del classico jack, tramite l’appiattimento delle sue parti.
Il connettore presenta tutte le caratteristiche di un normale jack per le cuffie, tanto che può essere utilizzato anche con le vecchie porte, ma anziché essere circolare ha una forma a “D”, dato l’appiattimento subito. Una sorta di taglio sagittale, affinché venga recuperato quel millimetro in più, prezioso per ottenere dispositivi sempre più sottili.
Naturalmente, però, un simile brevetto porta con sé un annoso trade-off, qualora venisse davvero realizzato: mentre il nuovo jack è compatibile con le vecchie porte, così non avviene in direzione contraria. Migliaia di auricolari e cuffie, anche di recente introduzione sul mercato, diventerebbero così immediatamente vetusti, a meno che non si usino speciali e scomodi adattatori. Allo stesso modo, così come sottolinea Forbes, il dispositivo diventerebbe molto meno user-friendly, poiché costringerebbe l’utente a impugnarlo nella direzione giusta per poterlo inserire in iPhone, un po’ come avviene con le noiose prese USB, sempre orientate in direzione opposta al necessario. Come tutti i brevetti Apple, tuttavia, non è detto che la registrazione venga implementata a breve, né che si traduca davvero in un prodotto reale.