Il processore A5 potrebbe essere l’ultimo realizzato da Samsung per Apple: secondo alcune fonti vicine ai produttori di semiconduttori taiwanesi, infatti, la società di Cupertino starebbe seriamente pensando ad una soluzione alternativa per la fabbricazione delle CPU A6, le quali sono attese a bordo dei dispositivi che faranno la propria comparsa nel corso del 2012.
Uno strano rapporto lega dunque Apple e Samsung: da un lato la società sudcoreana fornisce componenti al gruppo della Mela per la fabbricazione dei terminali mobile dello stesso; dall’altro, invece, i due colossi risultano essere i protagonisti di un’accesa diatriba legale basata sulle accuse della società guidata da Steve Jobs, che vede nei prodotti Samsung una chiara ispirazione alle controparti Apple. Nello stesso momento l’azienda di origini sudcoreane si trova a giocare il ruolo di partner e rivale: proprio le accuse mosse da Apple nei suoi confronti potrebbe però far vacillare gli accordi in essere, destinati a non essere rinnovati.
Tra le aziende più accreditate per la nuova collaborazione con il gigante della Silicon Valley v’è Taiwan Semiconductor Manufacturing Company, già accostata ad Apple relativamente alla realizzazione delle CPU A5 per iPad 2, salvo poi giungere nuovamente la conferma di Samsung in qualità di produttore. TSMC potrebbe ora trovare terreno fertile dalle parti di Cupertino, instaurando una partnership dalla quale potrebbero nascere le future generazioni di CPU ARM del gruppo della Mela, con chiari vantaggi per ambo le parti.
Secondo i rumor, infatti, Apple e TSMC starebbero studiando una soluzione in grado di realizzare microprocessori per dispositivi mobile con tecnologie a 28 nm rispetto agli attuali 45 delle unità A5. Qualora l’accordo dovesse andare in porto, Apple sarebbe una delle prime società a portare tale tecnologia su smartphone e tablet, usufruendo di fatto di un notevole vantaggio in termini hardware rispetto alla concorrenza. Allo stesso tempo Jobs e soci potrebbero iniziare a prendere le distanze da Samsung, lasciando ai propri legali l’unico rapporto con il gruppo orientale.