Se ne è parlato a lungo, poi le voci sono lentamente scemate, distratte soprattutto dall’arrivo dei nuovi prodotti targati Apple. Ma adesso sembra che l’azienda di Cupertino sia vicina a muovere un nuovo passo nel mondo della musica digitale: le intenzioni, come riporta il New York Post, sono quelle di fornire ai propri utenti un servizio di sottoscrizione mensile, grazie al quale accedere a qualsiasi contenuto musicale tramite iTunes.
A Cupertino si sta pensando insomma ad un vero e proprio abbonamento in stile Napster: il relativo prezzo non è ancora noto, ma le voci parlano di cifre che si aggirano tra i 10 e i 15 Dollari al mese. Il tutto sarebbe partito da Eddy Cue, uno dei responsabili di iTunes, che nelle ultime settimane sarebbe stato a stretto contatto con i dirigenti di alcune delle più importanti case discografiche per stringere gli accordi necessari al lancio del nuovo servizio.
Queste ultime sembrano entusiaste della strada che Apple vuole percorrere, e che potrebbe avere come traguardo finale nuova linfa vitale per il mondo della musica in formato digitale. Restano da risolvere ancora alcuni dettagli, come ad esempio la durata dell’acquisto: i contenuti scaricati potrebbero essere disponibili per sempre all’utente, così come potrebbero essere utilizzabili esclusivamente durante il periodo di attività dell’abbonamento. Una volta terminato quest’ultimo, dunque, potrebbe essere impossibile riprodurre i brani musicali prelevati da iTunes (alcuni servizi omologhi operano già in questa direzione ed alcuni di essi lasciano un certo numero di tracce in possesso all’utente senza limitazioni temporali).
Apple, dunque, dopo essere stata alla finestra ad osservare l’evoluzione del mondo della musica digitale dopo la prima rivoluzione iTunes/iPod, sembra voglia scendere nuovamente in campo per dire la propria. L’arrivo di strumenti quali Google Music e Spotify sembrano incutere timore in Steve Jobs e soci, che vogliono adesso rifornire di nuovo carburante il motore di iTunes. Ed è proprio con il secondo che i vertici Apple vogliono confrontarsi: il servizio, disponibile per adesso solo in Europa, offre 20 ore settimanali di streaming gratuito, che diventano infinite a fronte del pagamento del canone mensile di 5 Sterline.
I rumor degli ultimi giorni, tra l’altro, parlano di un possibile inserimento di Spotify in Windows Phone 7: Apple non può starsene con le mani in mano, e ha bisogno di rispondere alle offensive provenienti da vari fronti. L’acquisizione di Lala è stato il primo passo, ora ci si attende soltanto che il servizio diventa realtà.
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