Spunta una interessante curiosità su Siri, l’assistente vocale dell’iPhone 4S: è stata rivelata da Jon Briggs, ex-giornalista specializzato in tecnologia e oggi doppiatore fuoricampo britannico. Per puro caso, Briggs ha infatti scoperto che la voce di Daniel, il nome dell’assistente virtuale del melafonino nel Regno Unito, è la sua. E nonostante Apple abbia tentato di convincerlo a non rivelare la sua identità, ha invece preferito farsi avanti con una intervista sul Telegraph.
Non particolarmente amareggiato, perché si professa grande amante dei prodotti della mela morsicata, il britannico ha spiegato come sono andate realmente le cose: «Ho fatto una serie di registrazioni con Scansoft cinque o sei anni fa, per servizi similari a quelli offerti da Siri. Fu un lavoro particolare, perché dovevo leggere in modo piatto e uniforme. Quando terminammo, si presero tutta la fonetica e se ne sono andati».
Scansoft si è poi fusa con Nuance, la società che oggi collabora con Apple per Siri. Briggs, che presta la sua voce anche ad altri servizi, come i navigatori satellitari Garmin e TomTom, sottolinea che il colosso statunitense lo ha intimato di non rivelare la sua identità.
Tuttavia, dato che il contratto era stato sottoscritto con Scansoft e non con Apple, il simpatico doppiatore ha rivelato oggi uno dei retroscena più curiosi ed interessanti che hanno portato alla nascita di Siri. Ma senza rancore. Dopotutto era stato a suo tempo pagato dalla Scansoft per il lavoro prestato ed è ben lieto di poterla ascoltare sul suo amato iPhone.