Apple scende nuovamente in campo per difendere i diritti della popolazione LGBT. Il gruppo di Cupertino ha infatti deciso di opporsi a una recente proposta nello stato del Mississippi, convertita in legge questa settimana, che potrebbe discriminare i cittadini in base al loro orientamento sessuale. La legge si propone di garantire la libertà di coscienza a individui e organismi su base religiosa, un fatto che permetterà probabilmente a negozianti, ristoratori e altri gestori di negare i loro servizi ai clienti in base a convinzioni di fede. Una proposta che ha destato nelle ultime settimane fitte polemiche negli Stati Uniti, anche in relazione alla piena equità di diritti, soprattutto matrimoniali, decretata lo scorso anno a livello costituzionale.
In una nota consegnata al The Clarion Ledger, una testata locale, Apple ha voluto manifestare la propria delusione per la conversione in legge del disegno HB 1523, noto anche come “Protecting Freedom of Conscience from Government Discrimination”, una legge nata ufficialmente per proteggere la libertà religiosa, ma considerata discriminante per alcuni gruppi sociali.
Vogliamo che i residenti in Mississippi sappiano come i nostri negozi e la nostra società siano aperti a chiunque, indipendentemente da dove vengano, come appaiano, chi preghino e chi amino.
Secondo quanto riportato da Apple Insider, la legge permetterebbe di rifiutare beni e servizi alla comunità LGBT, ma anche a atei o gruppi religiosi minoritari, sulla base di tre principi religiosi protetti dalla legge: “il matrimonio è riservato all’uomo e la donna”, “le relazioni sessuali sono esclusive delle coppie sposate”, “la definizione di uomo e donna è determinata dal sesso biologico alla nascita”.
Con l’approvazione del matrimonio egualitario in tutti gli Stati Uniti lo scorso anno, diversi stati del sud degli USA hanno voluto implementare delle norme specifiche per la protezione della coscienza religiosa. Prima della questione in Mississippi, accese polemiche ha destato la norma voluta nella Carolina del Nord, che impone alle persone transgender di servirsi di toilette e spogliatoi destinati al loro genere d’origine, anziché quello d’approdo. Tim Cook, e altri 80 leader dell’industria statunitense, ha firmato una lettera aperta di Human Rights Campaign, per chiedere al governatore Pat McCrory di eliminare la legge.