Nonostante i computer targati Mela rappresentino ancora una minoranza rispetto al vastissimo oceano dei personal computer, Apple è riuscita a raggiungere un primato in un periodo storico in cui la gran parte dei produttori ha ricevuto risultati negativi. Cupertino, infatti, è l’azienda che ha riscosso la maggiore crescita nella distribuzione di computer per il 2010.
Non domina la classifica della vendita di desktop e laptop ma, a differenza dei competitor attestatesi su una media di crescita poco inferiore al 3% di market share, Apple ha visto le vendite dei propri Mac aumentare di ben 23,7 punti percentuali, con un market share prossimo al 9%. I dati, elaborati da Gartner, dimostrano come Cupertino sia riuscita in poco meno di un anno ad eguagliare Acer e ad avvicinarsi pericolosamente a Toshiba. La ricerca, inoltre, non tiene conto del settore iPad, sebbene proprio il tablet potrebbe aver avuto degli effetti determinanti su questo rapido incremento delle vendite.
iPad ha saturato l’intero settore dei tablet, lasciando i concorrenti, Samsung in primis, a bocca asciutta. L’esperienza della tavoletta di Cupertino avrebbe indirettamente trainato la vendita dei Mac, sebbene non sia emerso alcun dato ufficiale sull’eventuale numero di switcher indotto dal dispositivo targato Mela. Proprio per questo motivo, Gartner ha voluto sottolineare come sia ormai vetusto considerare i tablet una categoria a sé stante rispetto a desktop e laptop: i consumatori li considerano come device ormai maturi ed esaustive per i propri bisogni digitali.
I tablet hanno senza dubbio intensificato la competizione sul mercato consumer. Questi dispositivi non sostituiscono i PC principali, ma sono comunque considerati sufficientemente efficienti per tutti coloro che necessitano di un secondo o terzo device per la fruizione di contenuti.
Proprio per questo motivo, gli esperti si aspettano un lieve calo di vendite nel comparto PC per il 2011, sostituito invece da un incremento esponenziale della distribuzione di tablet e mini-pc. Chissà che, anche per l’anno in corso, Cupertino non confermi la propria crescita proprio mentre gli altri produttori sperimentano delle, seppur ridotte, perdite.