L’Apple Media Event che Cupertino starebbe organizzando in quel di New York per la fine di gennaio potrebbe incentrarsi sul settore educational dei servizi targati Mela, anziché sull’advertising come ipotizzato in prima istanza. Secondo alcuni rumor apparsi in Rete, potrebbe essere iTunes U il vero protagonista dell’evento.
iTunes U è il comparto di iTunes Store pensato per le università e gli studenti, utilizzato dagli atenei per distribuire podcast audio e video delle lezioni, nonché i più svariati approfondimenti. Secondo quanto ipotizzato dall’esperto Clayton Morris, Apple starebbe lavorando sul rinnovamento della piattaforma sin dallo scorso settembre su precisa indicazione di Steve Jobs, preparando due “grandi sorprese” per l’utenza.
Le indiscrezioni sulle intenzioni educative di Cupertino, tuttavia, sembrano scontrarsi con la presenza di Eddy Cue, il vicepresidente per il Software Internet e i Servizi di Apple. Cue è tradizionalmente legato all’implementazione di feature e soluzioni pubblicitarie per una grande varietà di strumenti targati Mela, da App Store a iCloud passando per iAd, e il suo ruolo nei keynote è sempre dipeso dall’editoria, basti pensare al lancio del The Daily di Rupert Murdoch. Il focus su iTunes U, tuttavia, potrebbe tutt’altro che esulare le pubblicazioni e l’advertising, giustificando così la presenza di Cue.
Secondo voci dell’ultim’ora, Apple vorrebbe proprio rivoluzionare il settore dell’editoria dell’istruzione, un mercato che raramente subisce cali o crisi considerata la necessità continua di acquistare libri di testo da parte degli studenti. Per questo motivo, si ipotizza che Cupertino stia preparando il lancio degli “iTextbook“, i libri di testo digitali, distribuiti con modalità simili agli eBook presenti sul già rodato iBookStore. Qualora l’indiscrezione fosse confermata, si tratterebbe dell’ennesimo successo annunciato per la Mela: le università a stelle e strisce si stanno velocemente armando di iPad, device dimostratosi particolarmente versatile per gli atenei, e i libri digitali e interattivi potrebbero non solo agevolare l’insegnamento, ma anche allettare gli studenti grazie a prezzi più contenuti rispetto alla versione su carta.
E le novità non sembrano essere finite: pare che per gli iTextbook, così come a breve per iBookstore, Apple abbia intenzione di rendere disponibili tool di conversione per il formato aperto EPUB, così che i libri acquistati siano compatibili anche con i tablet della concorrenza. Fra le ipotesi questa appare come la meno probabile, considerato come la Mela raramente varchi i confini del proprio walled garden, ma in un mercato in cui la concorrenza a iPad si fa agguerrita, una strategia di apertura potrebbe continuare ad assicurare a Cupertino il primo posto sul podio.
In definitiva, tutti i tasselli del puzzle delle indiscrezioni sembrano incastrarsi perfettamente: la scelta di New York per il keynote, città dove tutti i più grandi publisher hanno le loro sedi, la presenza di Eddy Cue perché grande ammaliatore dell’editoria e le pubblicazioni in ambito educational.