Apple è sempre più interessata alla realtà aumentata. La società di Cupertino, infatti, a inizio mese pare abbia acquisito Metaio, una startup tedesca specializzata nel settore nata inizialmente come progetto a margine di Volkswagen, poi evolutasi autonomamente. Ancora sconosciute le strategie del gruppo californiano, né le possibili applicazioni del know-how della neoacquisita per i prodotti a marchio mela.
L’indiscrezione proviene da TechCrunch, sulla base di un documento di conferma rilevato in rete, che confermerebbe il trasferimento delle azioni di Metaio ad Apple. Non ultimo, la società sembra abbia cancellato una conferenza inizialmente pensata per il mese di giugno, quindi avvisando della cessazione della vendita di prodotti e servizi.
La società è specializzata in realtà aumentata e soluzioni software per implementarne l’utilizzo. Così come spiega AppleInsider, uno degli strumenti più famosi è Metaio Creator, un software per aiutare i developer a realizzare presentazioni immersive da utilizzare sugli iDevice, in particolare iPad. Dalle pagine di YouTube si trovano quindi alcune applicazioni di questa tecnologia, come un’app per Ferrari capace di mostrare a schermo contenuti aggiuntivi rispetto alla vettura inquadrata, come la possibilità di cambiare colore, analizzare ogni parte delle ruote e molto altro ancora.
I rumor sull’interesse di Apple per la realtà aumentata si susseguono ormai da tempo, prima con un brevetto per un visore, tuttavia mai trasformato in un prodotto reale, poi con l’indiscrezione lo scorso marzo di un’apposita divisione in quel di Cupertino. Interrogata dalle agenzie di stampa statunitensi, l’azienda non ha tuttavia rilasciato un commento, se non la frase ormai classica spiegata in occasione di ogni acquisizione del gruppo:
Apple acquisisce compagnie tecnologiche più piccole di tanto in tanto e, generalmente, non discutiamo i nostri scopi e piani.
Tra le possibili applicazioni, l’integrazione in iOS per funzioni avanzate di iPhone, tra cui anche il miglioramento ulteriore della fase di scatto, quindi l’elaborazione di nuove categorie di prodotto. Se ne saprà di più, probabilmente, nei prossimi mesi.