Nell’era dello streaming, della possibilità di accedere a qualsiasi brano mai inciso con un click, l’ascolto di musica diviene sempre più un fatto individuale. Ogni utente insegue i propri gusti senza troppo badare a quelli altrui, viene sempre meno la fruizione comunitaria della musica, se non durante concerti ed eventi a tema. Lo dimostra la morte del mixtape, la famosa cassetta scambiata ai tempi delle scuole, quando una playlist era un modo per comunicare a una persona il proprio interesse, ma anche amicizia, voglia di stare insieme e molto altro. Sebbene esistano già diversi sostituti digitali al mixtape, Apple ha voluto brevettarne la propria versione, naturalmente in salsa cloud.
Intitolato semplicemente “Digital Mixed Tapes”, e presentato come al solito all’U.S. Patent and Trademark Office, il brevetto Apple illustra un sistema per la creazione di album personalizzati, che possano essere realizzati, acquistati e consegnati al proprio destinatario tramite una piattaforma sulla nuvola.
Alla base del sistema una grande libreria musicale, forse proprio quella di iTunes o di Apple Music. L’utente seleziona la canzone, ma anche film e immagini se lo desidera, da uno store online, quindi riorganizza i contenuti in suo possesso come meglio desidera. Ad esempio, può determinare a priori le opzioni di playback, per garantire il mixtape virtuale venga ascoltato secondo un preciso ordine, oppure aggiungere funzioni ed elementi multimediali aggiuntivi. In un’applicazione illustrata nel brevetto, a scopo esemplificativo viene spiegato come il creatore possa scegliere di impedire lo skip di un brano o il fast forward, oppure decidere se mostrare immediatamente il titolo dei brani o attendere la fine della riproduzione.
A tutto questo, si aggiunge la possibilità di arricchire l’esperienza d’ascolto con immagini, libri da iBooks o qualsiasi altro elemento visuale, video e spezzoni di film compresi. Sul versante dei pagamenti, invece, la spesa sostenuta per la creazione del mixtape verrà addebitata solo alla ricezione del regalo da parte del destinatario, assicurandosi così che la consegna sia effettivamente avvenuta. Sul fronte del destinatario, invece, una notifica avviserà della disponibilità della cassetta virtuale, con opzioni d’accettazione o rifiuto, in caso che il mittente fosse una persona poco gradita.
Come per tutti i brevetti Apple, non è dato sapere quando e se il sistema verrà effettivamente trasformato in un prodotto reale. Bisognerà quindi attendere gli eventuali prossimi passi della società di Cuperino.