L’abbonamento ad Apple Music, la piattaforma di streaming musicale di Cupertino, in futuro potrebbe essere più economico. Dalle parti della California, così come riferisce Digital Music News sulla base di alcuni informatori anonimi, si starebbe infatti valutando una lieve riduzione di prezzo, sia per le sottoscrizioni singole che per il già vantaggioso piano famiglia. Il tutto, sempre che i detentori dei diritti e le etichette musicali siano d’accordo.
Al momento non pare esservi nulla di ufficiale, poiché le testate statunitensi riportano informazioni da due fonti, apparentemente vicine ad Apple, rimaste anonime. Secondo quanto reso noto, Apple starebbe pensando di ridurre l’abbonamento singolo ad Apple Music a 7.99 dollari mensili, contro i 9.99 attuali. E per il piano famiglia, quello che prevede il pagamento di 14.99 dollari per l’ascolto tra sei utenti differenziati, un taglio fino a 12.99.
Stando alle fonti, il nuovo piano d’abbonamento potrebbe entrare in vigore negli Stati Uniti entro le vacanze natalizie, mentre non si hanno informazioni sull’eventuale estensione dei nuovi listini a livello internazionale. Non verrà modificata, invece, la sottoscrizione per gli studenti, già stabile alla promozionale cifra di 4.99 euro al mese.
La mossa di Apple potrebbe essere strategica per conquistare sempre più market share nell’universo dello streaming, considerato come in poco più di un anno il servizio abbia già conquistato 17 milioni di utenti paganti. Al momento, non è data sapere la reazione dei detentori dei diritti e delle etichette discografiche: questi potrebbero opporsi all’iniziativa di Cupertino, qualora il taglio di prezzo portasse a una rinegoziazione delle royalties per lo streaming. Un fatto remoto, tuttavia, poiché la riduzione potrebbe essere raggiunta facilmente da Apple senza contraccolpi su editori, case discografiche e artisti. Non resta quindi che attendere il prossimo mese, per scoprire se davvero Apple Music diverrà più vantaggioso, mentre per valutare gli incrementi sul numero totale di sottoscrittori bisognerà attendere i risultati del Q1, in via di presentazione a gennaio.