Apple naviga a vele spiegate sul mercato in tempesta...

Apple naviga a vele spiegate sul mercato in tempesta...

In questa particolare fase del mercato in cui bisogna fare i conti con i tagli al personale e i ridimensionamenti delle strutture, Apple si è mostrata particolarmente tonica e reattiva, riuscendo oltretutto a mantenere quell’aura di attrazione mistica sul proprio operato pur non proponendo nulla di nuovo e realmente innovativo.

Gli utenti hanno continuato, come consueto, ad avanzare indirettamente le loro richieste, che in questo momento sono riassumibili in due “concept”: netbook e iPhone Nano. Ma a Cupertino sanno bene che è inutile investire su nuove categorie di prodotto in un momento in cui i consumatori non spendono denaro.

Apple ha deciso piuttosto di sfruttare al massimo la gallina dalle uova d’oro (l’iPhone), ampliando la gamma con versioni leggermente ritoccate nella dotazione di memoria e che accolgano presumibilmente le richieste degli utenti (navigazione, copia&incolla, etc).

Il silenzio assoluto sui Mac mini e la nuova Apple TV non ha fatto altro che incrementare la curiosità degli utenti: in questo mercato flagellato da una moneta che non circola i prodotti di fascia bassa diventano inevitabilmente i più interessanti per il consumatore.

Nonostante si parli ormai di recessione, Apple non intende comunque modificare la propria roadmap e ha recentemente annunciato un record storico per il fatturato dell’ultimo trimestre del 2008, pari 10 miliardi di dollari (per un profitto che supera il miliardo e mezzo di dollari).

Tutto questo nonostante la crisi finanziaria e la “questione Steve Jobs“. Le speculazioni che ruotano attorno alla salute del Grande Capo, le alterne notizie sul suo definitivo ritiro e conseguentemente le incertezze sul futuro di Apple, hanno contribuito inevitabilmente a destabilizzare la presenza in borsa della casa di Cupertino, stabilendo il minimo storico da 52 settimane, al punto che negli States è stata aperta un’inchiesta e molti analisti chiedono a gran voce una conferenza stampa dello stesso Steve Jobs.

Nonostante Apple rischi di perdere uno dei suoi genitori, non bisogna dimenticare che la sua straordinaria forza commerciale risiede nell’incredibile capacità di mantenere sempre il completo controllo dei propri progetti. Le notizie sui nuovi prodotti cominciano a diffondersi esattamente quando stabilito alla Apple e questo consente di gestire la roadmap in completa tranquillità con un margine di 14-16 mesi.

Non sappiamo come sarà il “dopo-Jobs”. Ma se la Mela riesce a prescindere da Wall Street, forse sarà anche capace di guardare oltre il suo mentore…

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