Apple, negato ancora il brevetto pinch-to-zoom

L'USPTO avrebbe negato ad Apple, e in modo finale, la paternità del brevetto pinch-to-zoom. Possibili nuovi risvolti nella causa (vinta) contro Samsung.
Apple, negato ancora il brevetto pinch-to-zoom
L'USPTO avrebbe negato ad Apple, e in modo finale, la paternità del brevetto pinch-to-zoom. Possibili nuovi risvolti nella causa (vinta) contro Samsung.

Per la seconda volta, la United States Patent and Trademark Office (USPTO) ha negato ad Apple la paternità del brevetto pinch-to-zoom, riguardante quella tecnologia applicata ai dispositivi mobile che permette di effettuare lo zoom di un contenuto simulando il movimento a pinza delle dita. Samsung sarà probabilmente felice dell’apprendere tale notizia, dato che potrà avere così nuove speranze per la causa USA in tribunale sul fronte dei brevetti.

Il brevetto in questione ha il numero di protocollo 7.844.915 ed è denominato “An environment with user interface software interacting with a software application”. Secondo FOSS Patents, la sentenza appena diramata dall’USPTO sarebbe «finale» ma in realtà Apple ha ora due mesi di tempo per discutere della validità del proprio brevetto prima che venga definitivamente invalidato. La validità della proprietà intellettuale pinch-to-zoom era stata già bocciata in via preliminare a dicembre 2012.

Allora, la decisione dell’USPTO aveva causato qualche colpo di scena nella causa statunitense tra Apple e Samsung (vinta da Cupertino con un rimborso di 1,05 miliardi di dollari circa, poi dimezzato) e il brevetto pinch-to-zoom era, per Cupertino, quello più prezioso sul fronte software per quello specifico caso in tribunale. Se entro i prossimi due mesi Apple non riuscirà a ribaltare la decisione della USPTO, si assisterà probabilmente a delle novità nella querelle legale tra le due aziende. Insomma, quel miliardo di dollari di danni che Samsung avrebbe dovuto versare nelle casse di Apple, poi dimezzato in appello, rischia di ridursi ulteriormente.

Dato che è la paternità del brevetto è stata negata per la seconda volta e in maniera «finale», appare comunque difficile che Apple riesca entro due mesi a ribaltare la situazione.

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