C’era una volta Apple che costruiva palmari, si chiamavano Newton, erano all’avanguardia, disponevano di tecnologie moderne ed erano i nonni dell’attuale iPhone o del nuovissimo iPhone 3G.
Newton Message PAD è il nome della famiglia di palmari sfornata da Apple nel lontano 1993 fino al 1998. Più precisamente, nell’estate di quell’anno venne presentato il Newton Message PAD, un primo esperimento di palmare, dal costo proibitivo ($699) e da una mediocre autonomia. Abbandonato nel Marzo del ’94 aveva un processore a 20Mhz e 640KB di RAM.
Era fornito con un software a corredo che gli permetteva di interfacciarsi al computer di casa (ma solo se aveva Mac OS) attraverso la porta seriale integrata, rendendolo ancora più funzionale e, soprattutto aveva un sistema di riconoscimento della scrittura che permetteva all’acquirente l’uso del pennino e di una funzione touch (successivamente sviluppata e integrata in altri prodotti Apple), per scrivere senza l’uso di un tastierino.
L’insuccesso commerciale di questo prodotto è sicuramente imputabile a poche ma fondamentali cause: peso, dimensioni (eccessive per un prodotto di questa categoria) e sicuramente il prezzo molto elevato (le versioni successive costavano da $699 a $1000).
Apple realizzò nel tempo ben otto modelli della serie Newton, ma nessuno riuscì mai ad ottenere successo, tanto che la tecnologia del Newton venne concessa anche in licenza a sviluppatori terzi (in primis la U.S.Robotics) che con la serie Palm riuscì a sfondare nel settore, trasformando ciò che erano i difetti del Newton, nei loro punti di forza.
Nonostante la chiusura del progetto, esistono ancora oggi molti appassionati che continuano a sfornare programmi per questo PDA.