Dopo il primo match vinto da Apple, anche la seconda disputa tra la società di Cupertino ed HTC finisce in favore del gruppo californiano. Secondo quanto riportato da Reuters, infatti, un giudice dell’International Trade Commission avrebbe respinto la accuse mosse da parte del colosso taiwanese nei confronti della mela morsicata a causa dell’assenza di chiare prove di violazioni da parte di quest’ultima.
A distanza di oltre un anno e mezzo dal primo attacco nei confronti di Apple, dunque, HTC vede scricchiolare la propria accusa dinanzi ai giudici dell’ITC, alla quale la società asiatica aveva esplicitamente richiesto il blocco delle vendite di dispositivi quali iPhone, iPad ed iPod. Secondo HTC, infatti, Apple avrebbe violato alcuni brevetti in proprio possesso legati alla gestione dei consumi energetici in dispositivi mobile e delle chiamate mediante smartphone: un teorema, questo, che per il momento non trova riscontro nelle decisioni dell’ITC.
Per quanto la situazione sembrerebbe esser divenuta difficile per HTC, comunque, nulla è ancora perduto: l’attuale sentenza rappresenta infatti esclusivamente una sorta di suggerimento proposto da un giudice amministrativo, il quale verrà ripreso dall’intera corte, la quale si riunirà nel corso del prossimo mese di febbraio per valutare in maniera definitiva l’eventuale colpevolezza di Apple: fino ad allora il gruppo taiwanese avrà ulteriore tempo a disposizione per incrementare il proprio arsenale legale per smantellare il muro difensivo eretto da Cupertino.
Nel frattempo, però, HTC dovrà stare attenta a non mostrare il fianco per evitare ulteriori attacchi provenienti dalla società guidata da Tim Cook, la quale ha già dato prova di poter affondare il colpo nei confronti di numerosi produttori di dispositivi mobile basati su Android, ottenendo importanti vittorie quale ad esempio il blocco delle vendite del Galaxy Tab in Germania ed Australia.