«Un indizio è un indizio, due indizi sono due indizi, tre indizi sono una prova». Se un minimo di verità accompagna questo celebre proverbio, vuol dire allora che in quel di Cupertino fervono i preparativi per il lancio di una rinnovata edizione di MobileMe: dopo aver rimosso la possibilità di acquisto tramite il proprio store online e dopo aver bloccato l’invio dei CD di MobileMe agli store di tutto il mondo, infatti, Apple ha cancellato anche lo sconto di 30 dollari per il servizio per la sincronizzazione dei file in Rete concesso all’acquisto di un nuovo Mac.
La rimozione di tale sconto rappresenta dunque la prova schiacciante che MobileMe verrà presto rinnovato, trasformandosi in un qualcosa di più completo e funzionale, divenendo forse gratuito o comunque accompagnato da un prezzo di listino inferiore rispetto agli attuali 99 dollari l’anno. Diverse le ipotesi giunge nel corso dei mesi, tra le quali le più interessanti risultano essere la creazione di un servizio di streaming audio e video e la possibilità di archiviare sui server Apple i propri dati per averli a disposizione ovunque ci si trovi, con la possibilità di ridurre lo spazio per lo storage sui device iOS.
Dapprima attesa per il mese di febbaio, la nuova versione di MobileMe è stata poi collocata a ridosso della primavera a seguito delle dichiarazioni giunte da Cupertino, pronta a lanciare il nuovo data center da 1 miliardo di dollari nei prossimi mesi. Non è ancora noto quando la società renderà pubbliche tutte le novità in arrivo, ma una cosa è certa: con MobileMe, Apple vuole sfidare Google nel campo del cloud computing, largamente adottato dal gruppo di Mountain View con il proprio sistema operativo mobile Android.
Lo sconto di 30 dollari non più disponibile coinvolgeva anche l’acquisto del pacchetto iWork, la suite per l’ufficio fornita da Apple agli utenti Mac. Anche in questo caso erano attese importanti innovazioni negli scorsi mesi, salvo poi giungere ad un nulla di fatto. Insieme al nuovo MobileMe, la società della Mela potrebbe dunque lanciare una nuova edizione di iWork, ferma alla versione 2009 da circa due anni e bisognosa di aggiornamenti per stare al passo con gli altri software del settore.