Apple: occhiali per la realtà aumentata da Quanta?

Apple potrebbe lanciare un visore per la realtà aumentata nel 2019: è quanto rivela Quanta Computer, parlando di una società partner rimasta anonima.
Apple: occhiali per la realtà aumentata da Quanta?
Apple potrebbe lanciare un visore per la realtà aumentata nel 2019: è quanto rivela Quanta Computer, parlando di una società partner rimasta anonima.

Apple potrebbe lanciare un visore per la realtà aumentata nel 2019. È quanto sembra suggerire una recente indiscrezione proveniente da Quanta Computer, uno dei partner di lungo corso di Cupertino: la società ha infatti reso noto di essere al lavoro per la produzione di un device per una società rimasta anonima. Solo poche settimana fa, tuttavia, Tim Cook aveva specificato come la tecnologia oggi a disposizione non fosse matura per garantire un’esperienza d’uso sufficientemente di qualità agli utenti.

L’indiscrezione è giunta dal presidente C.C. Leug, il quale ha suggerito di essere al lavoro per la creazione di un dispositivo per la realtà aumentata, per conto di un’azienda non meglio specificata. Considerato come Quanta Computer e Apple stringano da anni un rapporto molto proficuo, in molti hanno ravvisato proprio in Cupertino il gruppo destinatario di questi prototipi.

Non è però tutto, poiché dai dettagli resi noti, il prodotto in via di creazione sarebbe un vero e proprio visore o, ancora, un paio di occhiali intelligenti:

Un gadget simile a un visore, con lenti completamente trasparenti che permettono all’utente di interagire con l’ambiente circostante.

Le dichiarazioni, riportate da Nikkei Asian Review, forniscono anche le prime ipotesi su disponibilità e prezzi: l’headset potrebbe giungere sul mercato nel 2019 e, in caso venisse proposto a un prezzo inferiore ai 1.000 dollari, potrebbe rappresentare un grande successo sul mercato.

Così come già accennato, il rumor odierno deve essere preso con le pinze, poiché Tim Cook in una recente intervista ha lasciato intendere Apple non sia particolarmente interessata ai visori per la realtà aumentata, poiché la tecnologia non sarebbe sufficientemente matura per garantire agli utenti un’esperienza senza intoppi. Non resta quindi che attendere eventuali nuovi dettagli dalla California, ad esempio con il tanto chiacchierato sistema operativo per la realtà aumentata, ribattezzato internamente “rOS”. La roadmap è comunque ancora molto lunga, di conseguenza nessuna informazione certa è attesa nel breve periodo.

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Immagina un mondo in cui i dispositivi tecnologici rispondono ai tuoi pensieri. Questo scenario futuristico sta diventando realtà grazie alla collaborazione tra Apple e Synchron, che stanno sviluppando un’innovativa interfaccia cervello-computer. Questa tecnologia permette di controllare dispositivi come iPhone, iPad e visori come Apple Vision Pro utilizzando semplicemente il pensiero.

Al centro di questa rivoluzione c’è Stentrode, un impianto neurale avanzato dotato di elettrodi in grado di decodificare i segnali cerebrali e trasformarli in comandi digitali. Nei test condotti su Mark Jackson, un paziente affetto da SLA, la tecnologia ha dimostrato la sua efficacia. Jackson è riuscito a navigare in ambienti virtuali immersivi, esplorando paesaggi alpini svizzeri attraverso l’Apple Vision Pro, utilizzando esclusivamente il potere del pensiero.

Tecnologia e accessibilità tecnologica

Questa innovazione rappresenta un passo significativo verso l’inclusività e l’accessibilità tecnologica, offrendo nuove opportunità a persone con disabilità motorie. Tom Oxley, CEO di Synchron, ha definito questi test un “momento decisivo per le interfacce di nuova generazione”. Blair Casey, di Team Gleason, ha sottolineato come questa tecnologia possa cambiare radicalmente la vita di chi ha perso la capacità di movimento.

Tuttavia, ci sono ancora delle sfide da affrontare. La velocità e la precisione del sistema non raggiungono ancora i livelli dei dispositivi di input tradizionali, come evidenziato dallo stesso Jackson. Questo non diminuisce l’entusiasmo per il potenziale futuro della tecnologia.

Concorrenza e innovazione

Nel panorama delle interfacce cervello-computer, Apple non è sola. Neuralink, l’azienda di Elon Musk, ha recentemente presentato Telepathy, un dispositivo che ha permesso di creare il primo video interamente pensato. Nonostante i diversi approcci, entrambi i progetti condividono l’obiettivo di restituire autonomia a persone con gravi limitazioni fisiche, integrando dispositivi impiantabili con software di uso quotidiano.

Un futuro inclusivo

L’impegno di Apple nell’inclusività si estende oltre questa tecnologia. Progetti come “Personal Voice”, progettato per chi sta perdendo la capacità di parlare, e avanzati sistemi di tracciamento oculare dimostrano la volontà dell’azienda di rendere la tecnologia sempre più personalizzata e accessibile.

Sebbene l’interazione uomo-macchina basata sul pensiero sia ancora agli inizi, collaborazioni come quella tra Apple e Synchron segnano un significativo progresso verso un futuro in cui la tecnologia potrà abbattere barriere apparentemente insormontabili.

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