Ottenere il riconoscimento di un brevetto non è sempre una procedura semplice, nemmeno per le più grandi industrie dell’informatica. Dopo nove anni di attesa, Apple ha ottenuto da poche ore dallo United States Patent and Trademark Office il tanto atteso brevetto per proteggere il suo Dock da possibili imitazioni da parte della concorrenza. In una ventina di pagine, da poco approvate dall’ufficio statunitense preposto, viene meticolosamente descritto il principio di funzionamento della barra per l’avvio veloce delle applicazioni in Mac OsX, compresi gli effetti grafici concepiti dagli sviluppatori di Cupertino per rendere più semplice l’identificazione delle icone.
Il brevetto è stato riconosciuto direttamente al CEO di Apple, Steve Jobs, e a Bas Ording e Donald Lindsay, i principali designer dell’interfaccia grafica delle ultime versioni del sistema operativo della mela. Grazie al riconoscimento da poco ottenuto, la società di Cupertino detiene ora il diritto per impedire ad altri sviluppatori di produrre utilizzare, vendere o impiegare anche solo parzialmente sistemi analoghi al Dock per l’avvio veloce delle applicazioni direttamente dal desktop. Il brevetto da poco approvato avrà una durata complessiva di venti anni, salvo Apple non decida di interrompere prima il pagamento delle tasse per il mantenimento dello stesso.
Considerata una delle funzioni maggiormente conosciute di Mac OsX, Dock ha subito una costante evoluzione nel corso del tempo, orientata a rendere il sistema per l’avvio dei programmi maggiormente rapido e intuitivo. La barra, generalmente collocata all’estremo margine inferiore del desktop, raccoglie le icone delle applicazioni più utilizzate dall’utente e può essere personalizzata per includere nuovi programmi o per organizzare la disposizione stessa delle icone. La funzione "Ingrandimento", compresa nel brevetto, rende il Dock maggiormente dinamico, ingrandendo le icone al passaggio del mouse per una identificazione più rapida del programma desiderato. Il brevetto da poco approvato comprende anche il piccolo fumetto, che compare al di sopra di ogni icona, con ulteriori informazioni sull’applicazione.
Una prima versione del Dock fu già concepita verso la fine degli anni ’80 da NeXT Computer, la società fondata da Steve Jobs all’indomani della sua uscita da Apple. Il sistema operativo Nextstep basato su Unix utilizzava una barra delle applicazioni per l’avvio veloce dei programmi dal desktop del tutto simile all’attuale Dock. Quando la società di Jobs fu acquisita da Apple nella seconda metà degli anni Novanta, Cupertino entrò in possesso anche delle proprietà intellettuali di NeXT Computer, comprese le soluzioni adottate nei suoi sistemi operativi.
I concorrenti della mela non dovrebbero comunque temere più di tanto la recente decisione dello United States Patent and Trademark Office. Il brevetto impedisce la creazione di una replica del Dock, ma non certo la possibilità di creare barre delle applicazioni per il desktop per l’avvio diretto dei programmi.