Apple ha infine deciso di pagare dieci milioni di dollari in contanti a Burst.com.
Così si è concluso il processo che vedeva scontrarsi la Apple di Cupertino contro Burst.com, una società californiana specializzata in tecnologie per la compressione del video.
Apple ha dovuto pagare per poter continuare a usare delle tecnologie usate in iPod, iTunes e QuickTime che sono state riconosciute di proprietà della Burst.com.
La causa era iniziata nel 2004 quando Burst.com aveva rivendicato la paternità di alcune tecnologie usate da Apple che per tutta risposta portò Burst.com in tribunale per smentire le accuse.
L’accordo finale, raggiunto dopo quasi 4 anni, prevede, con un costo di dieci milioni di dollari, l’uso non esclusivo di alcuni brevetti di Burst.com da parte di Apple.
Apple non è la prima a pagare Burst.com per i suoi brevetti; l’anno scorso fu Microsoft a pagare per Windows Media Player.