Le prime statistiche d’utilizzo mostrano che Apple Pay, la nuova piattaforma di pagamenti mobile di Cupertino, sembra essere partita con il piede giusto. Dopo il lancio in grande stile e con l’attivazione di massa della piattaforma da parte di tutti i possessori di un iPhone 6 o un iPhone 6 Plus, i numeri reali d’utilizzo evidenziano come lo strumento di pagamenti mobile si già utilizzato da un buon numero di utenze. Numeri non sbalorditivi ma tuttavia comunque molto incoraggianti.
Per esempio, Whole Foods, una nota catena di supermercati americana, ha affermato di aver elaborato oltre 150 mila pagamenti effettuati tramite Apple Pay pari a circa 7143 transazioni giornaliere. Numeri non eccezionali ma sicuramente significativi visto che la piattaforma è realmente operativa da poco più di 3 settimane. Risultati più interessanti sono stati riportati da McDonald dove nei suoi 14.000 ristoranti dislocati in tutto il territorio statunitense, Apple Pay rappresenta già adesso il 50% delle sue operazioni tap-to-pay. Walgreens, invece, una catena nazionale di farmacie, ha affermato che dal debutto della piattaforma di pagamento di Cupertino, i pagamenti mobile in generale sono più che raddoppiati.
Apple Pay è dunque ben lontana dal dominare il settore dei pagamenti mobile nel territorio americano, tuttavia questi primi numeri sul suo reale utilizzo indicano come gli utenti si stiano convertendo progressivamente ai pagamenti contactless abbandonando contanti e carte di credito tradizionali.
Infatti, il merito principale di Apple, soprattutto grazie al suo forte brand che calamita gli utenti, è quello di aver offerto un’accelerazione enorme alla popolarità del settore dei pagamenti mobile. Molte aziende vogliono infatti adesso sostenere queste piattaforme di pagamenti e colossi come Google hanno intenzione di potenziare la loro attuale offerta del settore. Sebbene dunque i clienti preferiscano ancora pagare in maniera tradizionale è aumentata la consapevolezza dei vantaggi e della facilità offerta da servizi come Apple Pay o Google Wallet. In queste tre settimane, oltre alla piattaforma di Cupertino, gli utenti sembrano infatti aver “riscoperto” servizi come Wallet o Softcard, una piattaforma supportata da AT&T, Verizon e T-Mobile.
Sicuramente il successo di Apple Pay si valuterà con il tempo, ma il dato certo è che l’interno settore dei pagamenti mobile con la discesa in campo di Cupertino ne ha beneficiato enormemente.