I rumor in salsa social relativi ad Apple nati negli ultimi mesi sono diversi. L’ultimo riguarda una scoperta effettuata da un lettore di 9to5mac, che ha individuato un elemento nascosto dalla società di Cupertino all’interno dell’applicazione per la gestione delle immagini: grazie ad un’app sviluppata da terzi, infatti, è stato possibile individuare una sorta di album fotografico non visibile accedendo in maniera tradizionale al gestore delle fotografie, il cui scopo sembra essere quello di raccoglitore per le foto condivise tramite dispositivi iOS.
Nei cantieri della Mela sembra dunque che siano in corso i lavori per la realizzazione di un sistema per la condivisione di immagini con altre persone: lo stato dei lavori pare sia piuttosto avanzato, al punto che il gruppo potrebbe aver deciso di introdurla in iOS 4.3 per poi rimuoverla all’ultimo secondo, prima del rilascio finale, forse a causa di alcuni problemi riscontrati. Trattasi però con ogni probabilità esclusivamente di un rinvio, forse alla versione 5 del sistema operativo mobile.
Diverse le caratteristiche di tale sistema che sono trapelate grazie ai rumor, che parlano anche di una funzionalità in grado di gestire diversi livelli di privacy, permettendo di condividere determinate foto pubblicamente e di riservare altre ad amici e parenti, con una sorta di sottoscrizione al flusso di condivisione. L’idea partorita in quel di Cupertino potrebbe riguardare poi tutte le applicazioni, che grazie ad un apposito set di API avrebbero accesso libero alle immagini condivise per fornirle all’esterno tramite i propri servizi.
In quest’ottica, MobileMe potrebbe ricoprire un importante ruolo nell’economia del sistema di condivisione. Le tanto attese novità riguardanti il servizio cloud-based della Mela potrebbero dunque coinvolgere anche tale aspetto, trasformando MobileMe in uno strumento per la pubblicazione online di immagini e foto scattate con i dispositivi iOS e per la loro condivisione in Rete. Funzionalità, queste, già disponibili su iPhone e iPad tramite apposite applicazioni di terzi, ma che il gruppo potrebbe in futuro integrare direttamente all’interno del sistema operativo.