Ai più il nome Ivan Krstic non suggerirà nulla, ma basti pensare che si tratta del responsabile della sicurezza nel progetto One Laptop Per Child per capire come, con la sua assunzione, Apple sia intenzionata a stroncare sul nascere le voci che vorrebbero i suoi sistemi operativi obiettivo di sempre più frequenti attacchi.
Una mossa in linea con quanto sbandierato dall’azienda di Cupertino nella campagna di spot Get a Mac, in cui si afferma l’indiscussa superiorità rispetto ai PC in termini di affidabilità e con il recente corposo aggiornamento di Mac OS X alla versione 10.5.7.
Per il progetto OLPC, Krstic ha messo a punto un sistema denominato Bitfrost, da lui stesso definito inespugnabile e che, alla lunga, sarebbe destinato a scoraggiare la realizzazione di nuovi virus ed exploit.
In parole povere, si tratta di un approccio diverso alle minacce, rispetto a quello adottato dai software in circolazione: invece che tentare l’eliminazione di un virus una volta individuato, Bitfrost isola preventivamente ogni applicazione in una sorta di OS virtuale, impedendo così l’accesso indesiderato alle altre parti del sistema o a documenti riservati.
Sebbene un tale approccio sembra poter difficilmente trovare impiego concreto sulle macchine Apple, l’arrivo di Krstic sottolinea la positiva intenzione dell’azienda nell’investire in termini di sicurezza.