Apple, Ping ha le ore contate

Apple abbandonerà Ping fin dalla prossima release di iTunes, mettendo così da parte il social network in favore dell'integrazione con altre realtà.
Apple, Ping ha le ore contate
Apple abbandonerà Ping fin dalla prossima release di iTunes, mettendo così da parte il social network in favore dell'integrazione con altre realtà.

Quando nacque Ping, il giudizio fu unanime: troppo poco, troppo tardi. Quando venne annunciato, infatti, il mondo del social networking era ormai strutturato a fondo, formattato attorno alla figura di Facebook ed alla compartecipazione di Twitter. Il progetto è sempre stato privato di reali opportunità, insomma, ed Apple avrebbe ormai raggiunto la propria decisione: dismettere il servizio, fare un passo indietro e cancellare Ping dalla propria offerta.

Alcune fonti vicine ad Apple avrebbero confermato ad All Things Digital l’avvenuta decisione, per la quale sarebbe ormai soltanto questione di tempo: Apple non investirà ulteriormente nel proprio social network in salsa musicale poiché è chiaro come né sia in grado di soddisfare l’utenza del gruppo, né sia in grado di richiamare utenti esterni. Soprattutto, Ping non è in grado di rispondere alla domanda “social” proveniente dal mondo online: l’esternalizzazione di questo aspetto verso gruppi che hanno in mano community strutturate e attive è una scelta obbligata che ha portato Apple a trarre logiche conseguenze da una situazione che si è delineata in modo estremamente chiaro.

L’abbandono di Ping non sarebbe peraltro una mossa isolata: l’integrazione di Facebook e Twitter all’interno dei sistemi di Cupertino è qualcosa di profondo ed una strategia che va in senso del tutto contrario a quella che è stata la proposta del social networking interno.

L’abbandono definitivo dovrebbe prendere forma a partire dal prossimo upgrade di iTunes. Per Apple è questo un passo indietro che non pesa particolarmente sulle strategie aziendali: il gruppo di Tim Cook costruisce il proprio modello di business a prescindere da Ping e la scelta dell’addio sembra essere quella più giusta sotto ogni punto di vista. Ping non mancherà ad alcuno, insomma, e rimarrà nella storia di Cupertino come un vicolo cieco, un tentativo sbagliato, una provocazione che non a sortito gli effetti sperati. E che è stato saggio rimuovere prima che il tutto si tramutasse in un danno vero e proprio.

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