Apple lancia una nuova feature in App Store, da tempo richiesta sia dagli utenti che dagli sviluppatori: la possibilità di ordinare applicazioni con qualche tempo d’anticipo rispetto all’effettiva data di release. Grazie alla nuova funzione, scelto il preordine il dispositivo effettuerà automaticamente il download del software non appena sarà disponibile.
La feature, lanciata nella giornata di ieri senza troppa pubblicità, coinvolge tutte le piattaforme dove una declinazione di App Store è disponibile: iOS, macOS e tvOS. Secondo quanto reso noto da The Verge, gli sviluppatori potranno promuovere le loro applicazioni con 90 giorni d’anticipo rispetto alla data di release finale, affinché gli utenti possano approfittare di un preordine, nonché del download automatico del software.
L’iniziativa coinvolge sia le applicazioni gratuite che quelle a pagamento. In caso il prezzo annunciato in preordine subisca modifiche prima della release finale, ai consumatori verrà proposto l’esborso più basso: ad esempio, se un applicazione in preordine è offerta a 0.99 centesimi e nella release finale è 1.99, gli acquirenti corrisponderanno la prima cifra. La novità si aggiunge al servizio di notifica, disponibile da qualche anno, che permette ai clienti di essere avvisati quando l’app da loro desiderata viene pubblicata sullo Store. A differenza di questo ultimo modello, però, vi è la possibilità di pagare in anticipo il software nonché di approfittare di un sistema di download completamente automatizzato.
La novità sarà certamente interessante soprattutto per gli sviluppatori, i quali potranno pianificare in modo più mirato le loro campagne di promozione, nonché elaborare piani di distribuzione anche in relazione alla risposta iniziale degli utenti. Secondo sempre The Verge, la feature risulterà maggiormente utile per l’universo dei videogiochi, poiché di norma i titoli di più grande appeal vengono annunciati con largo anticipo, con il rischio però di perdere potenziali acquirenti tra l’annuncio stesso e l’effettiva disponibilità. Il nuovo sistema dovrebbe limitare questa poco gradita conseguenza.