Una fitta nube di mistero aleggia ancora sulle condizioni di salute di Steve Jobs, la cui posizione di CEO di Apple sembrerebbe sempre più in bilico. Il gruppo di Cupertino, secondo quanto riportato in un’approfondita analisi condotta da Fortune, sarebbe difatti all’opera per organizzare un futuro senza il suo carismatico fondatore.
Segnali di un futuro senza Jobs giungono direttamente dal campus di Cupertino, ove all’interno della Apple University hanno preso piede una serie di studi condotti da esperti di management e gestione delle imprese, assunti per l’occasione dallo stesso Jobs. L’obiettivo numero uno sarebbe dunque quello di creare dei case study con i quali preparare l’intero quadro dirigenziale della Mela ad un eventuale abbandono del guru di Cupertino, cui è spettata sempre l’ultima parola riguardo ogni mossa della società.
Il Jobs-pensiero è stato per lungo tempo il marchio di fabbrica di Apple, il cui successo è in buona parte merito del suo CEO. La filosofia del cinquantaseienne imprenditore statunitense ha dunque permeato la vita in quel di Cupertino, con la speranza che il messaggio potesse essere recepito dai vertici societari e concepito come un vero e proprio stile di vita, così da poter affrontare un futuro senza il vertice della piramide Apple.
Lo stesso Jobs, del resto, ha recentemente affermato che la Mela continuerà ad ottenere successi anche senza la sua presenza, rivelatasi fondamentale in numerose occasioni ma, a quanto pare, non più necessaria per un’azienda che ha ormai compreso le volontà del suo CEO e proseguirà con o senza Jobs lungo la direzione da egli tracciata. La decisione riguardo il futuro amministratore delegato Apple potrebbe dunque essere già stata presa, restando tuttavia un segreto interno, noto a pochi anche all’interno dell’organigramma della Mela, ma che sarà svelato una volta terminata questa fase di preparazione alle strategie future dell’azienda. Come richiesto a gran voce, del resto, da un azionariato del gruppo estremamente preoccupato per le sorti dell’iCEO e, di conseguenza, per i capitali azionari in ballo.