La Apple ha aggiornato oggi le sue linee guida per gli sviluppatori di applicazioni consentendo di fatto l’uso di monete virtuali. Un’apertura subordinata al rispetto delle regole e delle leggi federali, ma che rappresenta l’ennesimo passo delle crittovalute, Bitcoin compreso, al mainstream.
Fra le molte notizie collaterali all’evento di presentazione di iOS8 vanno certamente ricordate anche quelle che riguardano l’e-payment, ambito nel quale Apple storicamente ha sempre proceduto con molta cautela. La nuova clausola al punto 11.17, twittata qualche ora fa dall’investitore Bill Lee, è quindi molto importante, perché autorizza latamente a utilizzare i metodi dei pagamenti con crittovalute nello sviluppo delle applicazioni.
APPLE ALLOWS #bitcoin please check section 11.17 of developer guidelines — https://t.co/imZHQgzUgy
— bill lee (@westcoastbill) June 2, 2014
Facile immaginare cosa significa per coder e startupper e per l’ambiente Bitcoin, che si era trovato fuorilegge dopo la dura presa di posizione di Cupertino: una prima timida apertura che non può essere considerata un lasciapassare – è ancora impossibile, al momento, tradurre economicamente l’introito da app in Bitcoin o oltre crittovalute – ma consentirà di sperimentare e attendere con più ottimismo la regolamentazione federale negli Usa, creando nel frattempo applicazioni-wallet per l’Apple Store.
E-payment e iOS8
Le novità a proposito dei pagamenti elettronici su Apple non finiscono coi Bitcoin, peraltro, ma toccano anche diversi metodi e funzionalità del sistema operativo in ambito mobile. Il nuovo ecosistema, incrociato con le tante aziende che collaborano con la mela morsicata, faciliterà i pagamenti elettronici tramite iPhone o altri device: dalle transazioni con impronta digitale, al conto unico su iTunes grazie al Family Sharing, all’assistente vocale Siri che sbloccherà le transazioni economiche per l’acquisto di canzoni riconosciute da Shazam, iOS8 è certamente l’ecosistema Apple più e-payment di sempre.