Apple si è autodenunciata alla Securities and Exchange Commission, l’organismo di controllo per le azioni quotate a Wall Street (l’omologa statunitense della Consob), per una serie di problemi risalenti al periodo 1997-2001. L’ANSA ha riportato la dichiarazione con cui Steve Jobs ha voluto immediatamente tranquillizzare gli investitori: «Apple è una compagnia trasparente. Vogliamo risolvere i problemi quanto prima». Tutto ciò, paradossalmente, al termine di una giornata in cui il titolo AAPL aveva cavalcato l’ottimismo derivante dai dati macroeconomici statunitensi lievitando di oltre il 5% prima del riassestamento nel mercato after-hour (-3%).
L’intervento di Steve Jobs era dovuto: l’errore è dovuto ad una stock option coinvolgente il numero uno di Apple (per il quale si sbandiera da tempo una remunerazione limitata a 1 dollaro). Le indagini continueranno ora per far chiarezza su quanto successo, anche perchè le stock option sono state da più parti criticate per l’uso che ne vien fatto e sono varie le aziende che hanno dovuto affrontare un problema simile a quello ammesso da Apple oggi.