Si parla da diversi mesi della possibile decisione di Apple di abbandonare Samsung come fornitore di chipset per gli iDevice, in favore di TSMC. L’accordo fra l’azienda e il produttore di Taiwan è apparso ormai certo, tanto che da più fronti si è vociferato dell’avvio della partnership con gli A7X o gli A8 realizzati a partire dal 2014. Una nuova indiscrezione, tuttavia, svelerebbe l’intenzione di Cupertino di produrre da sé i processori per gli iDevice.
A darne notizia è la testata SemiAccurate, di cui è emerso qualche stralcio su AppleInsider data la cara sottoscrizione a pagamento necessaria per leggere il report completo. A quanto pare, la Mela sarebbe interessata all’acquisizione di United Microelectronics Corporation, per la produzione autoctona di chipset.
La società, anch’essa con sede a Taiwan, è attiva nel settore dei microprocessori sin dall’inizio degli anni ’80 ed è quotata nel mercato azionario di New York. Si dice che in passato l’azienda sia già stata in contatto con Apple per la produzione di chipset per iPhone, ma gli accordi preliminari non sarebbero andati a buon fine. Ora Apple si pensa voglia acquisire l’azienda per inglobarla nel suo staff di Cupertino, affinché non solo la progettazione dei chipset ARM sia fatta in-house, ma anche la stessa fabbricazione.
Si tratta ovviamente di rumor da prendere con le pinze, non solo perché il report non è ancora disponibile in modalità completa, ma anche perché SemiAccurate non sempre ha azzeccato le proprie previsioni. Ad esempio, non si è verificato il predetto passaggio da Intel ad ARM per i MacBook usciti nell’ultimo anno, anche se alla testata va riconosciuto l’esatta indicazione del ritorno alle GPU Nvidia per la linea iMac.
Se si tratti di un’indiscrezione credibile lo si saprà nei prossimi giorni – al momento si specula sull’introduzione all’articolo e sui tag citati – nel mentre continua però a essere più probabile un accordo con TSMC. Apple vuole allontanarsi dal rivale Samsung, l’attuale produttore dei SOC degli iDevice, e la soluzione più idonea è approfittare del partner asiatico, uno dei pochi che potrebbe garantire il gran numero di processori di cui Apple ha bisogno.