Microsoft ha da pochi giorni presentato la sua rivoluzione del gaming da salotto: Xbox One, una console che andrà oltre al semplice gaming per proporre servizi aggiuntivi, tra cui il pieno supporto – inizialmente solo negli Stati Uniti – dell’intrattenimento televisivo. Nelle ultime ore, però, non si parla di XBox One tanto in relazione alla sua diretta rivale, la PlayStation 4 di Sony, bensì a un outsider del gaming casalingo: Apple. La mela morsicata ha in serbo qualche sorpresa per non farsi sottrarre lo spazio che si è ritagliata proprio in salotto con Apple TV?
Sono diverse le testate tecnologiche che hanno visto in XBox One un “Apple Killer”, non ovviamente in relazione al gaming ma alle feature d’intrattenimento aggiuntive. Mashable, ad esempio, si chiede se Microsoft abbia cacciato la mela morsicata dal salotto grazie al supporto alle trasmissioni televisive, ai servizi di streaming, a tutte quelle funzionalità proprie di Apple TV. Ma si tratta davvero di due mondi in competizione e, soprattutto, Cupertino è pronta al contrattacco?
Il confronto non può ovviamente avvenire sul mondo dei videogiochi, settore di cui Apple si occupa – con grande successo – solo sul comparto mobile. Proprio il gaming, tuttavia, potrebbe essere l’asso nella manica che la Mela potrebbe calare per non perdere la sua diffusione in quel salotto diventato oggi campo di battaglia. Se Apple decidesse di abilitare il supporto ad App Store anche sulla sua Apple TV – o sull’innovativa e futuristica iTV che potrebbe presentare entro la fine dell’anno – di certo attirerebbe i consensi di una larga fetta di pubblico. Le potenzialità videoludiche dell’environment digitale dell’environment di Cupertino sono da anni sotto gli occhi di tutti, tanto che gli iDevice hanno scalzato le console portatili classiche nelle classifiche del gaming da taschino più diffuso. La semplicità e il divertimento garantito da certi videogiochi di App Store – per quanto per nulla paragonabili al gameplay e alla grafica super-avanzata di Xbox – potrebbero accontentare il casual user e l’utilizzatore che desidera dotarsi di un oggetto multifunzione anziché di una console vera e propria. È quel che oggi sta facendo Microsoft con la sua Xbox One: l’azienda non sta più mirando all’hardcore-gamer, ma a quei clienti che di tanto in tanto si lanciano nel gaming e vogliono un dispositivo d’intrattenimento di largo respiro, in grado di garantire la visione del programma TV preferito, la riproduzione di film, l’ascolto di musica e via dicendo. In tutto questo, allora, vi è un elemento chiave che a Microsoft manca: i contenuti. Grazie all’esperienza decennale di iTunes, e ai rapporti con molte società terze quali Netflix, Apple oggi può disporre di un catalogo di musica, film, spettacoli televisivi ed eventi in diretta che difficilmente Microsoft potrà eguagliare, almeno nel breve periodo. E se la sfida non è sul gaming ma sulle disponibilità aggiuntive, di certo la mela morsicata ha un vantaggio di non poco conto.
D’altronde, è da tempo che si parla di una rivoluzione televisiva targata mela morsicata e molte aspettative sono attese dal gruppo di Cupertino, tanto che l’intera industria è impazzita nella produzione di Smart TV e set-top-box dalle più svariate caratteristiche solo al vago annuncio di Tim Cook di un sui interesse “televisivo”. A questo si aggiunga il prezzo – davvero esiguo per Apple TV – e anche il design, fattore quest’ultimo molto criticato per la recente XBox One, ribattezzata dai social network come “un videoregistratore degli anni ’80”.