A pochi giorni dalla notizia del possibile lancio, in un futuro non meglio precisato, di un Mac completamente ARM, Apple compie un passo importante in questa direzione. La società di Cupertino, infatti, ha rilasciato del codice sorgente ARM-Ready per i kernel XNU di iOS e macOS. Si tratta di un progetto abbastanza embrionale al momento, ma potrebbe rappresentare una delle tante chiavi di svolta per il gruppo californiano.
Il codice è stato reso pubblico su GitHub e, sebbene Apple non sia nuova al rilascio pubblico di codici sorgente, le licenze di utilizzo sono in questo caso più restrittive rispetto ai suoi classici progetti open-source. Al momento, tuttavia, non si può sostenere che questi kernel XNU compatibili con ARM possano rappresentare davvero una transizione imminente per Apple, piuttosto una semplice base di sperimentazione.
A oggi, tutti i dispositivi iOS di Apple si avvalgono di un processore ARM, ovvero i chipset della serie “A” progettati dalla stessa società californiana. I Mac, invece, impiegano dal 2006 classici processori Intel, dopo la transizione del gruppo dalla precedente architettura PowerPC. I MacBook Pro con Touch Bar lanciati a fine 2016 incorporano un chipset minore ARM, ma quest’ultimo viene unicamente impiegato per gestire la barra OLED sensibile al tocco, senza nessuna diretta applicazione nel core del sistema operativo.
Così come già anticipato la scorsa settimana, il passaggio ad ARM anche per l’universo Mac potrebbe garantire ampie possibilità alla società statunitense. Oltre a un maggior controllo, e una progettazione più mirata per desktop e laptop, l’azienda potrebbe ridurre sensibilmente i costi di produzione, grazie agli accordi e alle partnership già prese per i device iOS con fornitori come TSMC. Inoltre, potrebbe gestire con più autonomia i cicli di lancio, senza attendere i ritmi di Intel nella presentazione di nuove generazioni di processori. Non resta che attendere, di conseguenza, eventuali annunci provenienti da Apple Park.