Apple ha presentato ieri sera i risultati fiscali per il Q2 del 2016. E, per la prima volta dopo 13 anni, l’azienda di Cupertino segna un calo rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Forse un processo fisiologico per la società californiana, anche per un mercato sempre più affollato, ma quanto basta per sollevare qualche preoccupazione da Wall Street, nonostante le vendite di device si rivelino comunque apprezzabili.
Il quarto fiscale si è concluso con 50,6 miliardi di dollari di fatturato, per 10,5 miliardi di profitto, pari a 1,90 dollari per azione diluita. Rispetto allo scorso anno, però, si registra un calo sensibile: nel 2015 il gruppo aveva infatti raggiunto i 58 miliardi di fatturato, per un profitto di 13,6 miliardi, pari a 2,33 dollari per azione diluita. Questo calo, comunque ampiamente previsto dagli analisti di Wall Street, giunge dopo ben 51 trimestri sempre in crescita.
Sul fronte delle vendite, si parte come di consueto dall’universo iPhone. Apple ha venduto nel Q2 51,1 milioni di iPhone, contro i 61,1 milioni dello scorso anno. Va però considerato come l’anno in corso non veda protagonista un modello completamente rivoluzionato, bensì una versione “S”, quindi i risultati si rivelano comunque del tutto apprezzabili. Meno entusiasmante è il fronte di iPad, con 10,2 milioni di esemplari distribuiti contro i 12,6 milioni del 2015. La diminuzione dell’appeal di iPad è ormai progressiva da diversi mesi, forse perché l’interesse del pubblico è sempre più orientato ai phablet, ma vi è da dire come questo trimestre praticamente non comprenda il nuovo iPad Pro da 9,7 pollici, i cui dati estesi forse emergeranno nel Q3. La linea Mac, infine, segna 4 milioni di vendite, mediamente in linea con i 4,5 di 12 mesi fa.
Crescono invece i servizi, con Apple sempre più in prima linea sul fronte della distribuzione di contenuti, in particolare musicali. Apple Music, infatti, vede già 13 milioni di abbonati, un dato record se si considera come la piattaforma non abbia ancora compiuto il suo primo anno d’età, pur conquistando già oltre la metà dei sottoscrittori del rivale Spotify. App Store cresce del 35%, Apple Pay cresce al ritmo di 1 milione di utenti alla settimana, mentre il gruppo registra un miliardo di device attivi. In totale, i servizi rappresentano una crescita del 20% rispetto allo scorso anno, con 6 miliardi di dollari.
La guidance per il prossimo trimestre è di un fatturato tra i 41 e i 43 miliardi di dollari, per un margine lordo tra il 37,5 e il 28%, spese operative tra i 6 e i 6,1 miliardi di dollari, aliquota fiscale del 25,5%. Tra le altre informazioni note, Tim Cook ha fatto sapere come iPhone SE stia procedendo lentamente per scorte limitate, ma con risultati più che evidenti, soprattutto in Asia. Per Apple Watch, invece, si attende un entusiasmante futuro.