A volte ritorna. Sempre ritorna. La storia infinita del tablet della Apple è parte integrante del ciclo storico dell’informatica, una sorta di obiettivo considerato ineludibile, una chimera che prende forma tra media ed utenti cercano poi risposte a Cupertino. In passato l’ipotesi è sempre stata scartata, ma ogni volta sembrava essersi aggiunto un tassello mancante del puzzle. Oggi è nuovamente così, con il tablet Apple a far capolino, un insieme di indizi a fare da sostrato e una serie di rumor a prendere il largo.
Tutto nasce da alcune notizie (dalle solite fonti considerate affidabili) provenienti dal Chinese Times ed altri media orientali secondo cui Apple avrebbe già commissionato lavori specifici a tre gruppi quali Foxconn, Wintek e Dynapack. L’intento dovrebbe essere quello di costruire una sorta di netbook, sebbene con caratteristiche del tutto differenti da quelli che sono gli standard attuali del mercato. Apple, infatti, potrebbe far leva totalmente sul touchscreen (facendo così tesoro dell’esperienza progettuale accumulata con l’iPhone) racchiudendo l’intero dispositivo dietro uno schermo da poco meno di 10 pollici. Niente tastiera, dunque, ma una sorta di Kindle focalizzato sul computing e sulle capacità del multitouch. Un tablet, un iPhone avanzato, o un MacBook alternativo: l’esatto posizionamento non trova ancora definizione.
800 dollari il prezzo finale ipotizzato: Apple inserirebbe così un dispositivo innovativo sul mercato andando ad erodere le certezze di chi vede nel profilo basso dei netbook il futuro dell’informatica. Il dispositivo, secondo le fonti, potrebbe essere ufficializzato già entro Ottobre e la stagione natalizia avrebbe pertanto una nuova rivoluzione con la mela da proporre. Microsoft ci ha provato in passato, ma le condizioni per veder realizzato l’UMPC dei sogni di Redmond non erano tali da lasciar ipotizzare un dispositivo realmente in grado di catturare il mercato. TechCrunch ci sta provando or ora, con il cosiddetto CrunchPad pronto ad arrivare sul mercato nel tentativo di anticipare i tempi per esordire senza reale concorrenza. Apple ha esperienza, contatti e forza tali da poter però piazzare il colpo meglio di chiunque altro.
Gene Munster, analista Piper Jaffray, è la voce più autorevole a seguire la vicenda: secondo Munster l’idea del tablet sarebbe effettivamente plausibile, potrebbe inserirsi nel range tra i 500 ed i 700 dollari (tra un iPhone ed un MacBook) ed una presentazione ad Ottobre avrebbe effettiva ragion d’essere. Quando nemmeno gli analisti smontano i rumor, solo una smentita ufficiale potrebbe cancellare ogni ulteriore elaborazione. Ma le smentite non arrivano ed al mercato piace spesso pensare che chi tace, ovviamente, acconsente.