Apple è pronta a rivoluzionare l’universo della ricarica wireless, nonostante abbia sposato questa tecnologia soltanto nel corso dell’ultimo anno, con il lancio di iPhone 8 e iPhone X. Due nuovi brevetti, resi noti dall’US Patent and Trademark Office, illustrano infatti dei dispositivi di carica intelligenti, capaci di fornire energia a più device contemporaneamente e, non ultimo, di gestire i cicli a seconda delle priorità dell’utente. Parte di queste tecnologie potrebbe, almeno a livello teorico, essere già stata integrata nell’imminente pad AirPower.
I due brevetti al momento non trovano l’approvazione da parte dell’US Patent and Trademark Office: servirà qualche mese per ottenere una risposta dall’agenzia statunitense, considerato come la richiesta risalga solamente alla scorsa estate. Secondo quanto emerso, tuttavia, Apple avrebbe domandato la registrazione di alcune tecnologie chiave per la ricarica wireless, probabilmente implementate nei successori di iPhone X nonché nelle future edizioni di AirPower.
In forma riassuntiva, i due brevetti illustrano dei sistemi di ricarica wireless intelligenti, capaci di fornire energia a dispositivi multipli e di gestire a proprio piacimento la priorità dell’operazione. Il primo spiega come, impiegando un solo pad, sia possibile caricare contemporaneamente terminali come iPhone, Apple Watch e la custodia delle cuffie AirPods, un fatto poi concretizzato in AirPower. È infatti questo il nome del pad ufficiale di Cupertino, presentato lo scorso settembre e in via d’arrivo nei negozi nei primi mesi del 2018.
La seconda richiesta di registrazione, invece, propone un sistema per gestire la priorità d’alimentazione di dispositivi multipli: l’utente, ad esempio, può scegliere se garantire una maggiore velocità di ricarica al proprio iPhone anziché Apple Watch, nonché impostare regole precise per l’operazione. Si potrà scegliere un orario d’avvio, oppure selezionare delle opzioni in base a fattori contestuali, quali un momento preciso della giornata o un livello preferito di autonomia residua del device. Questo secondo brevetto non sembra sia stato compreso nelle funzionalità del già citato AirPower, anche se bisognerà attendere l’effettiva commercializzazione per saperne di più.