Si ricorderanno di certo le numerose polemiche che, negli anni scorsi, hanno coinvolto il sensore di umidità degli iDevice. Nell’era di iPhone 3G, iPhone 3GS e iPhone 4 è capitato che i rilevatori di contatto con l’acqua mostrassero informazioni fallaci, con il conseguente rifiuto di riparazione gratuita del dispositivo da parte della mela morsicata. Ora non solo quei sensori non sono più in uso, ma Cupertino ha deciso di includere i device “water-damaged” all’interno del proprio programma di recupero e riciclo.
Da qualche anno negli Stati Uniti, e in alcune altre nazioni mondiali, Apple ha lanciato il suo “Trade-In Program”: recandosi in un Apple Store con il vecchio iPhone, la Mela si preoccupa dello smaltimento del terminale e consegna all’utente uno sconto sull’acquisto di un nuovo modello. Lo scorso 40 agosto Cupertino ha inaugurato negli USA l'”iPhone Reuse and Recycle Program”, per agevolare la sostituzione dei vecchi melafonini e spingere all’acquisto dei nuovi iPhone 5S e iPhone 5C, all’interno della promozione non sono però inizialmente entrati i device con sensore di umidità attivato. Ora tale limitazione viene rimossa: anche gli iPhone sottoposti al contatto con l’acqua – effettivo o solo supposto dal sensore – possono essere consegnati a un Apple Genius per ricevere in cambio un fiammante nuovo modello a prezzo scontato.
Ovviamente, così come sottolinea la testata 9to5Mac, il melafonino in questione non deve presentare segni evidenti di danneggiamento e deve quantomeno funzionare, altrimenti non verrà accettato all’interno del programma, acqua o non acqua. La procedura, infatti, vede la stima automatica dello sconto in base alla conservazione di schermo, scocca, connettori e batteria: più un terminale è malconcio, minori sono le possibilità di poter ricevere delle agevolazioni. In media, si va dagli 80 dollari di iPhone 4 ai quasi 300 di iPhone 5, sebbene le tariffe varino da utente a utente.
Infine, una piccola notazione sugli utilizzi che Apple potrebbe fare dei terminali ritirati: la gran parte finisce in smaltimento, seguendo il più possibile le politiche del recupero dei metalli e del riciclo. Altri, invece, vengono eventualmente riparati e riutilizzati a scopo interno, oppure offerti come modelli ricondizionati. In nessun caso, così come da alcune indiscrezioni giornalistiche di qualche settimana fa, gli iPhone verranno sfruttati in Oriente per la rivendita sui mercati emergenti.