Mancano pochi giorni alla distribuzione dell’iPad e solo ora Apple è sicura di poter utilizzare il brand che il gruppo ha utilizzato per il proprio tablet. Il trademark, infatti, è in bilico da tempo e fino a pochi anni or sono l’unico iPad esistente era distribuito sotto marchio Fujitsu. Ma a poche ore dal lieto evento tutto è stabilito: il nome “iPad” è ora di proprietà Apple.
La storia del trademark è un lungo tira e molla in cui Fujitsu ha prima registrato e poi fatto cadere in disuso il proprio diritto sul nome. Quando il primo avente a diritto ha mollato la presa, Apple ha iniziato la propria rincorsa e Fujitsu ha immediatamente ricordato pubblicamente quanto tenesse ad un nome ricollegato ad un dispositivo come un device fuori mercato e basato su processore Intel PXA 270, Microsoft CE.NET 5.0, connettività 802.11 b/g e Bluetooth 1.2. La questione è diventata pertanto istantaneamente una vicenda legale e le parti hanno iniziato un dialogo top secret del quale nulla è dato a sapersi.
A garantire sonni tranquilli a Steve Jobs è un documento pubblicato dall’USPTO che sancisce il passaggio ufficiale del trademark “iPad” sotto proprietà Apple a partire dal 17 Marzo. L’unica cosa attestata dal documento è il lieto fine. Tra le parti, però, è possibile che sia stato raggiunto un accordo privato che porta ogni decisione sul trademark al di fuori della competenza di una giuria: così facendo Apple vede garantito il nome desiderato e Fujitsu ha probabilmente monetizzato una proprietà in realtà priva di valore qual è un nome lasciato decadere.
L’originale Fujitsu iPad
Per Apple non si tratta di una novità: quando l’iPhone giunse sul mercato il trademark era sotto proprietà Cisco, ma anche in quel caso un accordo privato portò il nome a Cupertino e la soddisfazione presso la controparte.
Nel frattempo per l’iPad sembra esserci già un annunciato sold-out: chi prenota ora il proprio tablet non potrà ritirarlo se non a partire dal 12 Aprile in poi. Il motivo sarebbe in una quantità di prenotazioni maggiore rispetto alla quantità di dispositivi pronti per l’esordio. Marketing o effettiva difficoltà, rimane un esaurimento delle scorte tale per cui le prossime distribuzioni sono prorogate di almeno una settimana, avvicinandosi pertanto alla scadenza di fine mese nel quale saranno a disposizione anche le versioni 3G del dispositivo.