Complice il recente esordio di iPad 2 e le prime voci relative al prossimo iPhone 5, la quotazione di Apple al NASDAQ ha fatto registrare una crescita troppo elevata rispetto a quella degli altri titoli appartenenti al mercato elettronico. Per questo motivo, l’Omx Group che gestisce le dinamiche interne all’indice NASDAQ 100 ha deciso di ridimensionare in modo significativo l’influenza della società di Cupertino, per evitare che un eventuale andamento negativo delle sue azioni possa causare gravi ripercussioni sulle altre aziende.
Il peso di Apple verrà così ridotto dal 20,5% al 12,3%, mentre a salire saranno, tra le altre, anche Microsoft (3,41% – 8,32%), Oracle (3,3% – 6,7%), Intel (1,8% – 4,2%) e Cisco (1,6% – 3,7%). Il nuovo assetto, in vigore dal 2 maggio, coinvolgerà tutti i 100 protagonisti dell’indice, 82 dei quali vedranno diminuire la loro influenza a favore dei restanti 18.
A giustificare la scelta, come già anticipato, è stata ufficialmente una necessaria ripartizione tra le parti in gioco, in favore di un mercato più stabile ed equilibrato. In molti ipotizzano però che si possa trattare di una scelta maturata anche in considerazione delle più recenti notizie in merito allo stato di salute di Steve Jobs, che continuano a destare preoccupazione nonostante la recente apparizione pubblica in occasione dell’evento per presentare al mondo iPad 2.
Soltanto nei prossimi mesi si potrà assistere ai cambiamenti dovuti alla decisione presa dal Omx Group, che secondo gli analisti coinvolgerà non solo la borsa statunitense, essendo Apple un’azienda di rilevanza internazionale. La notizia, alla chiusura delle contrattazioni americane, non sembra aver influito in maniera significativa sulla quotazione dell’azienda, che ha chiuso la giornata all’insegna della stabilità con un -0,08%, mentre Microsoft sale del 1,6%.