App Store ha una nuova vittima illustre e questa volta non c’è bisogno di scomodare James Joyce e Oscar Wilde. L’ultimo escluso dal popolare negozio di applicazioni per iPhone, iPad e iPod Touch è nientemeno che “American Pie“, la popolare serie filmica dedicata agli adolescenti. La motivazione? Un linguaggio troppo colorito per l’edulcorato mondo di Apple.
Chiunque abbia visto anche solo un episodio della serie cinematografica, sarà sicuramente al corrente come “American Pie” faccia delle battute spicciole e tranchant il proprio motto. Dal sesso esplico alla masturbazione, il film è diventato un cult fra gli adolescenti proprio per la sua ironia a sfondo hard. Non stupisce, perciò, che l’app dedicata al nuovo capitolo – “American Pie: Ancora Insieme” – sia stata creata attorno alle battute più pruriginose del film.
Ma nel mondo protetto di Apple, dove nessuna applicazione che potrebbe eventualmente turbare i minori trova spazio, anche la pellicola dai probabili incassi milionari si trova la porta sbarrata. Cult Of Mac, che ha avuto la notizia in esclusiva da una fonte, ha riportato l’intera casistica delle frasi censurate, di cui si omette la trascrizione per ovvie ragioni di decoro.
In linea di principio, il rifiuto da App Store sembra giustificato per le rigide norme che Cupertino ha pensato per la propria community. Tuttavia, allo staff del negozio virtuale deve essere sfuggita un’altra applicazione a tema – questa volta sviluppata da un developer indipendente – con una soundboard del personaggio Eugene Levy, in cui si fa esplicito riferimento alla masturbazione, al sesso e ad altri contenuti NSFW, ovvero “not safe for work”, la sigla di avviso per il materiale pruriginoso della rete. Chissà, quindi, che la discriminante all’accesso non sia stata un’altra.