Sembrano non essersi spente le polemiche che hanno investito Apple e il suo App Store a causa di un attacco informatico che ha portato ad acquisti fraudolenti attraverso le carte di credito degli utenti. Dopo alcuni giorni di apparente silenzio, Apple ha rilasciato un comunicato ufficiale, che però non sembra saper offrire le risposte che in molti si aspettavano.
Queste le testuali parole di Apple: «Lo sviluppatore Thiat Nguyen e le sue applicazioni sono stati rimossi dall’App Store per aver violato il Developer Program License Agreement, compresi i modelli di acquisto fraudolento. Gli sviluppatori non ricevono i dati riservati dei clienti di iTunes quando viene scaricata un’applicazione».
Se la carta di credito o la password di iTunes sono state rubate ed utilizzate, si consiglia di contattare il vostro istituto finanziario e di chiedere l’annullamento della carta e l’emissione di un chargeback per eventuali transazioni non autorizzate. Si consiglia inoltre di cambiare immediatamente le password degli account iTunes. Per eventuali informazioni sulle questioni di sicurezza delle password visitare il sito apple.com/support/itunes.
Un comunicato che ha lasciato spiazzati in molti. Alcune fonti hanno criticato l’atteggiamento di Apple che ha confermato il problema in un modo alquanto vago, limitandosi semplicemente ad ostracizzare dall’App Store lo sviluppatore. La patata bollente sembra, quindi, essere passata nelle mani degli utenti, a cui non resta che affidarsi al gestore della carta di credito ed al cambio delle password dei propri account. 400 gli utenti colpiti dalla truffa secondo la prima stima, mentre a tutti gli altri Apple consiglia, d’ora in poi, di «controllare più spesso» i pagamenti sulla carta di credito: non propriamente una indicazione rassicurante, quindi.
Rimane a questo punto l’urgenza del problema della sicurezza degli utenti su una piattaforma che genera entrate economiche decisamente rilevanti per Apple. Bisognerà ora attendere le repliche degli utenti vittime dei furti di denaro tramite iTunes, con ogni probabilità scarsamente soddisfatti dello scarno comunicato di Cupertino.