La lotta intestina tra Apple e Samsung non si combatte soltanto sul mercato, né tantomeno a colpi di norme e regolamenti. La battaglia si conduce anche a suon di spese e dollari sonanti, quelli che la mela morsicata avrebbe investito per la propria difesa. Da quanto si apprende dalla documentazione legale depositata dal gruppo di Cupertino la scorsa settimana, la mela morsicata avrebbe speso ben 60 milioni di dollari in avvocati.
La rivelazione nascerebbe da una mozione depositata da Apple presso il tribunale di San Jose, in California, dove si sono tenuti gran parte dei processi contro il rivale sudcoreano. Da quanto si apprende, Cupertino avrebbe chiesto alla controparte di corrispondere almeno 15,7 milioni di dollari come rimborso per le spese legali – pari a un quarto del totale, così come il giudice Koh ha imposto – denaro che si aggiungerebbe alla cifra globale di 930 milioni di dollari che Samsung già deve conferire alla mela morsicata.
Nella mozione, si scopre come Apple abbia pagato 60 milioni di dollari allo studio legale Morrison & Foerster, una cifra che non prenderebbe in considerazione le spese per avvocati inferiori ai 100.000 dollari. Pare che il gruppo di Cupertino abbia inoltre ricevuto un forte sconto dal partner legale, data la relazione lavorativa protratta negli anni e l’ingente quantitativo totale della spesa. Entrerebbe poi in gioco anche la società WilmerHale, impiegata lo scorso mese in un retrial per ben 2 milioni di dollari.
A conti fatti, se le richieste di Apple dovessero essere accolte, Samsung rischia davvero di raggiungere la cifra tonda del miliardo di dollari, tra rimborsi e condanne nei processi per la violazione della proprietà intellettuale degli iDevice. Lo scorso novembre le corti a stelle e strisce hanno imposto al colosso sudcoreano di corrispondere altri 290 milioni al concorrente, in aggiunta agli oltre 600 già comminati lo scorso anno. Al momento, né da Samsung né da Apple arrivano commenti ufficiali per l’ennesima contrapposizione in tribunale.