Sebbene di prodotti non ne siano ancora arrivati nelle mani dei consumatori, Apple ha da tempo investito ingenti risorse per la produzione di vetri in cristallo di zaffiro per i device da taschino. Grazie alla partnership con GT Advanced in quel dell’Arizona, infatti, l’azienda sta preparando dei pannelli forse da includere nei futuri iPhone e iWatch. E se fino a poche settimane fa rivali e competitor avevano deciso di criticare aspramente la Mela per questa mossa, evidentemente qualcosa è cambiato: stando ad alcuni report coreani, anche Samsung e LG vorrebbero ora impiegare lo stesso materiale.
L’ossessione per il cristallo di zaffiro ha radici profonde in quel di Cupertino: da diversi anni l’azienda lo impiega per piccole componenti degli iPhone, come il vetro a protezione della fotocamera e per il sensore Touch ID. I vantaggi sono molteplici: essendo un materiale estremamente resistente, è infatti poco incline alla rottura e ai graffi. Ora pare che Apple voglia fare molto di più, sostituendo i classici Gorilla Glass della superficie superiore dei device con un pannello completamente in questo cristallo. E, senza troppe sorprese, i competitor sono pronti a fare altrettanto.
Lo scorso anno LG e Samsung avevano bocciato la possibilità di inserire lo zaffiro nei loro prodotti, perché considerato troppo costoso da produrre. Sarà stato forse l’hype generato dagli impianti di Apple in Arizona, con la conseguente curiosità e richiesta da parte degli utenti, ma le due società sembrano essere tornate sui loro passi. Stando a quanto pubblicato da GforGames, i due big asiatici sarebbero pronti a produrre in proprio pannelli in cristallo di zaffiro e lanciare al più presto dispositivi dotati di questo materiale, così da confrontarsi direttamente con il concorrente californiano.
I problemi, tuttavia, di certo non mancano. Giocando in anticipo, Apple si è potuta assicurare l’esclusiva con uno dei massimi leader del settore e pare che
il mercato sia ormai saturo di richieste. Solo qualche tempo fa, ad esempio, Canonical si è pubblicamente lamentata di come la Mela si sia accaparrata tutte le risorse per i vetri in zaffiro, risorse che si sarebbero dovute invece impiegare per il flagship-phone Ubuntu One. Con l’incredibile mobilitazione che gli impianti appositi richiedono per la fabbricazione su larga scala – dalle fornaci high-tech ai sistemi di raffreddamento innovativi – riusciranno le due società a recuperare il vantaggio temporale che da quasi un biennio la mela si è conquistata?