Apple continua la sua avventura green per la trasformazione dell’approvvigionamento dei suoi datacenter in energia rinnovabile. Dopo l’installazione di pannelli solari nella Carolina del Nord, è ora il turno di Reno: i server targati mela morsicata saranno alimentati dal fotovoltaico.
In collaborazione con l’agenzia specializzata NV Energy, Apple pare intenzionata a installare un parco fotovoltaico che possa generare 18-20 megawatt di energia per il sostentamento dei suoi datacenter, in particolare quelli utilizzati per i servizi iCloud e iTunes. Per raggiungere questo obiettivo, Apple avrebbe optato per la tecnologia a specchio di Sun Power, in grado di catalizzare i raggi solari in qualsiasi momento della giornata grazie a un motore di tracking automatizzato.
Non è però tutto: Cupertino starebbe vagliando anche l’ipotesi di ricorrere al geotermico, abbondante nella zona, per la produzione d’energia e la distribuzione del calore in eccesso generata dalle macchine. Così facendo, non servirebbero dei condizionatori appositi per raffreddare i server e l’impatto ambientale, almeno in termini di CO2, sarebbe davvero molto contenuto. La stessa Apple ha rilasciato un comunicato in merito al progetto:
«Tutti i datacenter di Apple utilizzano energia rinnovabile al 100%, stiamo procedendo regolarmente per raggiungere questo obiettivo anche nel nostro datacenter di Reno, grazie alle ultime tecnologie ad alta efficienza di concentrazione solare. Questo progetto non solo fornirà energia rinnovabile per i nostro datacenter, ma garantirà energia pulita anche per la rete locale grazie a una partnership inedita con NV Energy. Quando completato, l’impianto solare da 137 acri genererà approssimativamente 43,5 milioni di kilowatt ora di energia pulita, equivalenti a togliere 6.400 veicoli dalla strada per un anno.»
L’impegno per l’ambiente dalle parti di Cupertino è nato qualche anno fa, dopo le accese critiche di Greenpeace. Apple ha prima rimosso tutte le sostanze inquinanti dai propri computer – come il mercurio – e ha ridotto al minimo il ricorso della plastica preferendo invece alluminio e vetro riciclabili. Nato iCloud, sempre Greenpeace ha attaccato il gruppo per il ricorso a datacenter alimentati a combustibili fossili, così la Mela ha deciso di rimediare alla polemica scegliendo fonti unicamente rinnovabili.