Apple sia avvia a combattere l’ennesima battaglia legale, questa volta l’avversario non è però Samsung. Stando alle indiscrezioni provenienti dall’Oriente, Cupertino avrebbe deciso di trascinare in tribunale nientemeno che un’agenzia governativa cinese, per la violazione della proprietà intellettuale sull’assistente vocale Siri.
Apple ha deciso di opporsi all’Ufficio per la Proprietà Intellettuale locale, deputato alla protezione del copyright in Cina, come anche a Zhizhen Network Technology, una società di Shanghai che ha sviluppato un software molto simile all’assistente vocale targata mela morsicata. L’Intermediario per questo tipo di procedimenti si pronuncerà sulla fattibilità della causa il prossimo giovedì.
Lo scorso anno Zhizhen ha accuato Apple di aver copiato il suo Xiao I Robot, un assistente vocale teoricamente brevettato nel 2004, per lanciare la propria Siri. Ai tempi è stato pubblicato anche un video, che dimostrerebbe l’uguaglianza – soprattutto grafica – dei due assistenti digitali, ma agli osservatori più attenti è parso evidente come si trattasse forse di un mezzo per trarre in inganno la mela morsicata. Nel 2004, infatti, certe tecnologie touch non erano ovviamente diffuse né ipotizzate, così come nemmeno la grafica scheumorfica di iOS, naturalmente elaborata dalla Mela qualche anno più tardi. Il dubbio è quindi che, nonostante il brevetto del 2004, l’azienda abbia in realtà preso ispirazione da Siri nella speranza di raggiungere un accordo extragiudiziale.
Non è però così scontata come sembra la vittoria di Apple. Già in passato, si pensi al caso di Proview sullo sfruttamento del marchio iPad, Cupertino si è dovuta scontrare con delle istituzioni altamente protettive delle società locali. Inoltre, sebbene il contenzioso sull’aspetto di Xiao I Robot probabilmente cadrà nel nulla di fatto come già spiegato, la registrazione fatta 10 anni fa rimarrà probabilmente valida. Apple al momento non ha espresso alcun commento sulla questione, così come riportato dall’AFP, specificando di non voler comunicare alla stampa nessuna opinione in merito alle cause legali attualmente in corso. Non resta che attendere giovedì, di conseguenza, per capire il prosieguo del contenzioso.