Il caso delle stock option di Apple vede comparire un primo reo confesso. Trattasi di Myron F. Olesnyckyj, 45 anni, consigliere generale e segretario. L’ammissione è sua: è stato lui a falsificare le carte relative alle stock option, determinando così lauti guadagni senza le necessarie notifiche a livello di bilancio (tra i beneficiari anche e soprattutto Steve Jobs, alla guida del gruppo ed ora ovviamente al centro delle attenzioni alla luce di una sua ipotetica responsabilità in riferimento a carte da lui direttamente firmate).
La notizia viene comunicata dal New Jork Times, dal quale non spunta però l’informazione più preziosa: qual’è dunque il ruolo di Steve Jobs nella vicenda? Il suo nome non sembra comparire nelle confessioni di Olesnyckyj, il che mette temporaneamente il numero uno di Cupertino al riparo dalle minacce della SEC. Per Olesnyckyj si prospetta una pena molto severa con tanto di sanzione penale fino ad un massimo di 25 anni di reclusione.
La SEC ha già annunciato che passerà all’azione contro Olesnyckyj a breve. Apple, invece, dovrà ora rimettere i bilanci in regola contabilizzando le operazioni non segnate a bilancio in precedenza. Olesnyckyj, probabilmente fin da subito identificato come responsabile dalle indagini interne del gruppo, è già fuori dall’azienda da mesi.