Un giudice della Corte Fallimentare Americana ha deciso che Apple non deve proseguire nella sua battaglia legale contro Kodak, ed ha escluso il colosso di Cupertino dalla possibilità di aprirne ulteriori in futuro che possano coinvolgere l’azienda ormai in bancarotta. Per quelle attualmente in corso, bisognerà invece attendere la naturale fine dei processi.
Una decisione necessaria naturalmente, visto lo stato in cui versa l’ex colosso della fotografia da alcuni mesi. Il giudice Alan Gropper, che si occupa appunto di preservare la salute ormai precaria di Kodak, ha stabilito che Apple non potrà aprire nuove cause in futuro, né applicare modifiche a quelle ancora in corso. Insomma, la battaglia legale tra le due società viene praticamente messa in ghiaccio.
L’azienda di Cupertino ha schierato i propri legali a causa di un brevetto riguardante la visualizzazione dell’anteprima di fotografie digitali tramite undisplay LCD. Secondo Apple, questo andrebbe a violare altri brevetti di sua proprietà. Da qui l’intento di costringere Kodak a bloccare la vendita di sue proprietà intellettuali, che avrebbero fruttato all’azienda in gravi difficoltà un tesoretto di circa 2,6 miliardi di dollari, un vero e proprio toccasana per le casse di un marchio che ha fatto la storia del settore.
Di conseguenza, il giudice ha espresso perplessità circa la mossa di Cupertino spiegando che i primi 45 giorni in stato fallimentare sono sempre molto difficili, e il debitore ha dozzine di questioni di cui prendersi cura. Mani legate dunque per Apple, che non può neanche intentare nuove cause riguardanti questa volta tecnologie varie utilizzate in dispositivi elettronici, dato che la decisione di Gropper blocca qualsiasi tentativo in questo senso presso l’International Trade Commission.