Arrivano nuove conferme sulla possibile riduzione degli ordini di iPhone 5C, lo smartphone colorato che Apple ha lanciato a fianco del top di gamma iPhone 5S. Nonostante l’indiscrezione sia emersa qualche giorno fa, arrivano oggi conferme più sostanziose perché provenienti dal Wall Street Journal: la Mela è pronta a tagliare di molto la produzione.
Forse iPhone 5C non è quel successo commerciale che la Mela si sarebbe attesa, o forse l’azienda ha già accumulato stock sufficienti per provvedere al periodo natalizio, ma le fonti asiatiche del Wall Street Journal parlano di un taglio ingente degli ordini. A quanto pare, Pegatron vedrà una diminuzione di circa il 20%, mentre Foxconn di un terzo su tutti i melafonini in policarbonato fabbricati. Quanto di recuperato verrà investito su iPhone 5S, il device che nel periodo natalizio vedrà un aumento consistente degli esemplari in circolazione.
Non è però tutto: la testata d’oltreoceano spiega come non siano solo Foxconn e Pegatron a essere destinate a tagli improvvisi, ma anche i produttori di componentistica. Per quest’ultimi la riduzione potrebbe essere ancora più importante – si parla del 50% – ma i dati non sarebbero definitivi perché non tutti i partner di Apple pare abbiano voluto svelare le strategie dell’azienda di Cupertino.
Sono molte le problematiche emerse sulle vendite di iPhone 5C nelle ultime settimane, soprattutto su quei mercati asiatici che Cupertino sperava di conquistare con un melafonino che fosse più abbordabile per l’utenza. Sebbene l’estetica e le funzionalità siano gradite dal pubblico, il prezzo è considerato troppo elevato sia per essere competitivo con la concorrenza Android che per costituire una valida alternativa a iPhone 5S. D’altronde, con soli 100 euro di differenza tra le due versioni base dei melafonini, è lecito ritenere che gli utenti si spingano verso un ulteriore investimento pur di godere di feature ben più avanzate. Sarà interessante capire nei prossimi mesi quali saranno le decisioni di Apple su iPhone 5C, dato appunto il risultato attuale: un calo di prezzo è ormai all’orizzonte?