Singolare controtendenza al successo Apple quella svelata da DigiTimes nelle scorse ore: Cupertino avrebbe tagliato gli ordini ai fornitori per la produzione di MacBook Pro da 13 pollici. Effetto cannibalizzazione dal modello Retina, prime conseguenze della crisi economica oppure calo di popolarità per la Mela?
DigiTimes non spiega le ragioni alla base della decisione di Cupertino, ma riporta semplicemente come gli ordini di produzione siano stati letteralmente dimezzati, segno di come ritmi molto più blandi riescano comunque a soddisfare la domanda dell’utenza. Ma sono molti gli interrogativi aperti da questo rumor – sempre che sia fondato, negli ultimi tempi DigiTimes si è imbattuto in fin troppe previsioni erronee – e potrebbero indicare un cambio di rotta per Apple.
È sicuramente innegabile sottolineare come i computer non siano più il core business di Apple: sebbene estremamente curati, potenti e innovativi, l’azienda è fortemente orientata ai device iOS, successo ineguagliabile degli ultimi 5 anni. E forse, così come Tim Cook ha sottolineato qualche tempo fa, l’era del “post-PC” è davvero arrivata e il consumatore è più orientato a smartphone e tablet che ai laptop.
Ma il MacBook Pro da 13 pollici è sempre stato il modello di punta fra i laptop targati Mela, il più diffuso computer portatile dell’azienda. Possibile che la domanda sia improvvisamente calata? Crisi economica a parte, che di certo avrà avuto contraccolpi anche per la Mela, forse è il nuovo modello dotato di Retina Display ad aver cannibalizzato il fratello minore. Effettivamente la domanda dei MacBook Pro da 13 pollici ad alta risoluzione non ha subito cali dalla messa in commercio qualche settimana fa, tuttavia spiegare il tutto con una concorrenza interna di linea potrebbe non essere sufficientemente esaustivo. Soprattutto perché i due MacBook Pro hanno fasce di prezzo diverse, difficile quindi credere che gli utenti siano passati semplicemente alla versione Retina dimenticandosi del modello classico.
La ragione, come spesso accade, potrebbe essere una summa di tutti questi argomenti. Pur posizionandosi su fasce di prezzo diverse, l’utenza effettivamente potrebbe essersi divisa in due gruppi, quella degli acquirenti della versione base e quelli desiderosi di mettere le mani su un Retina Display. Questo secondo gruppo potrebbe aver ora la meglio data la rilevanza mediatica del modello: inedito, recentissimo e irresistibile. Con i fari puntati sul Retina, appare quasi fisiologico un calo della versione classica, ma questo non ne determina la morte prematura: ci si aspetta, infatti, una normalizzazione dei dati di vendita trascorse le vacanze natalizie.