Apple è sempre più votata al raggiungimento dell’altissima definizione. Dopo il lancio degli iMac da ben 5K di risoluzione, emerge come la società di Cupertino abbia testato lo streaming in 4K sin dal 2013. A svelarlo è una nuova serie di documenti pubblicati online a seguito dal recente leak dai server Sony, resi disponibili in Rete da anonimi e rilanciati da AppleInsider. A quanto pare, la società californiana avrebbe contattato il partner cinematografico per vagliare l’ipotesi di uno streaming ad altissima definizione.
Secondo quanto diramato, Apple avrebbe richiesto a Sony Pictures dei contenuti in 4K allo scopo di vagliare una distribuzione in alta definizione nonché verificare servizi di streaming in questo formato. Il documento trapelato è una lettera scambiata tra una divisione di Sony Pictures Entertainment e Apple, un accordo formale per “il testing/la preparazione” del 4K, missiva targata 26 settembre 2013.
La lettera in questione, come facile intuire, non spiega quali tecnologie Apple abbia messo in atto per gli esperimenti con l’altissima definizione, né l’eventuale arrivo sul mercato di una proposta per gli utenti in questa direzione. Si tratta comunque di un segnale importante, in vista anche delle possibili novità che potrebbero coinvolgere l’azienda nei prossimi mesi.
Da tempo si discute della possibilità che Apple introduca lo streaming 4K sui propri servizi di noleggio iTunes, in particolare avvalendosi di una nuova Apple TV, nonché dei generosissimi schermi di iMac 5K. Al momento, però, nessun segnale sufficientemente imminente proverrebbe dalle parti della California. Secondo le indiscrezioni, la Mela starebbe studiando un pacchetto in abbonamento, comprensivo dei principali network a stelle e strisce nonché di emittenti locali, da proporre in autunno ai clienti in alternativa alla TV via cavo. Eppure, nonostante questo, del 4K non vi è esplicita menzione. Stesso andamento anche per la nuova Apple TV, anch’essa attesa nella seconda parte dell’anno: si parla dell’arrivo di Siri, di un nuovo storage e dell’apertura di una sezione apposita di App Store, ma nulla che lasci intravedere l’altissima definizione tra le papabili feature. Non resta quindi che attendere per scoprire quali saranno le strategie del gruppo statunitense.