Nella serata di ieri Apple ha presentato i dati relativi al terzo trimestre fiscale del 2012. I numeri parlano ancora di un’azienda in continua espansione, con cifre generalmente al rialzo sia rispetto allo stesso periodo del 2011 che al trimestre precedente. Il gruppo di Cupertino non ha tuttavia rispettato le attese degli analisti, con un volume d’affare più basso di quanto preventivato alla vigilia: il risultato è un -2.91% nelle contrattazioni presso la borsa di New York, ed un -5.51% nel mercato after hours in attesa dell’apertura odierna.
Complessivamente, nel Q3 del 2012 Apple ha venduto 26 milioni di iPhone, 17 milioni di iPad, 4 milioni di Mac e quasi 7 milioni di iPod: numeri, questi, che mostrano come il gruppo sia cresciuto rispetto allo scorso anno. Lo sviluppo maggiore è stato quello che ha caratterizzato l’iPad, con un +84% rispetto a 12 mesi fa, mentre l’iPhone registra un +28%. Bassa invece la crescita del mondo Mac, con un +4% che ha deluso gli analisti, convinti che l’arrivo del nuovo MacBook Pro con Retina Display potesse rappresentare un importante rifornimento di carburante nel motore dei dispositivi laptop e desktop dell’azienda.
Tim Cook, CEO del colosso di Cupertino, ha giustificato parzialmente tale trend adducendo come motivazione il poco tempo che hanno avuto a disposizione gli utenti per far sì che i nuovi MacBook Pro potessero rinvigorire le vendite complessive dei Mac: i risultati, prosegue Cook, saranno visibili maggiormente soltanto nel Q4. Il fattore tempo, inoltre, potrebbe essere la motivazione principale anche del calo degli iPhone rispetto al trimestre precedente, quando in tutto il mondo sono state distribuite oltre 37 milioni di unità: l’avvicinarsi del lancio dell’iPhone 5 potrebbe dunque aver rappresentato un deterrente per l’acquisto, spingendo gli utenti ad attendere qualche mese per avere a disposizione un dispositivo che secondo i rumor presenterà svariate novità.
La trimestrale di Apple, insomma, è sì positiva se raffrontata con i dati di 12 mesi fa, ma nel complesso non è riuscita a rispettare quelle che erano le previsioni degli analisti, convinti che l’azienda avesse diramato numeri leggermente più generosi. Il gruppo di Cupertino, tuttavia, negli ultimi tre mesi ha incamerato un fatturato pari a 35 miliardi di dollari, con un utile netto di 8,8 miliardi ed un margine lordo del 42,8%, confermando l’importante stato di salute vissuto dall’azienda guidata da Tim Cook. La bocciatura, insomma, giunge soltanto da Wall Street: la promozione sul mercato non è al momento in discussione.