Apple e TSMC sono già pronte al prossimo traguardo per l’universo dei processori mobile. La società di Taiwan, infatti, ha annunciato ufficialmente la futura disponibilità della sua infrastruttura con litografia a 5 nanometri, dopo aver raggiunto i 7 nanometri lo scorso anno con l’A12 Bionic di Apple. I primi chip prodotti con questa tecnologia dovrebbero essere disponibili dal 2020, quindi presumibilmente con gli A14 sempre di Cupertino.
Con il lancio del processore A12 Bionic, quest’ultimo dotato di una litografia a 7 nanometri, TSMC e Apple hanno raggiunto un importantissimo obiettivo. Non solo in termini di miniaturizzazione, ma soprattutto di potenza ed efficienza energetica: queste ridottissime dimensioni, infatti, permettono di aumentare sensibilmente le capacità di calcolo dei processori riducendo al contempo le loro necessità di energia. Con il futuro raggiungimento dei 5 nanometri, queste peculiarità non potranno far altro che migliorare.
Per raggiungere questo obiettivo, TSMC ha deciso di sfruttare la litografia EUV: per giungere la piena produzione nel 2020, il chipmaker investirà ben 25 miliardi di dollari. Gli impianti sarebbero ormai in via di finalizzazione, tanto che si parla già dell’avvio di una piccola produzione di test. Naturalmente, né da Apple né da TSMC sono giunte indiscrezioni sulle peculiarità hardware e di calcolo dei futuri processori.
Considerando come TSMC sia l’unico fornitore di chipset della serie A per Apple, dal 2016 a questa parte, è molto probabile che il primo processore a 5 nanometri che verrà realizzato sarà l’A14 del gruppo di Cupertino. L’ormai imminente A13, previsto negli iPhone che verranno presentati il prossimo settembre, dovrebbe invece mantenere una struttura a 7 nanometri così come il suo predecessore. È interessante notare come, dall’avvio della partnership con TSMC, l’evoluzione per la società californiana sia stata davvero veloce: l’A10 presentava una litografia a 16 nanometro, l’A11 Bionic a 10, l’A12 a 7.